Dream team per un crowdfunding di successo

team crowdfunding

Il successo di una campagna di crowdfunding si basa su fondamenta molto più robuste di una “semplice” idea brillante: dietro ogni raccolta fondi ben riuscita c’è un team preparato, strutturato e dedicato.

Dalla strategia alla comunicazione, dalla gestione dei finanziatori alla creazione dei contenuti, ogni aspetto della campagna deve essere curato con attenzione e costanza. Il crowdfunding non è solo una raccolta di capitali: è un processo complesso che coinvolge la creazione di una comunità attorno a un progetto e la costruzione di relazioni. Il team per un crowdfunding di successo è un elemento chiave: servono figure professionali diverse, ognuna con competenze specifiche, capaci di lavorare sinergicamente per raggiungere un obiettivo comune.

In questo articolo scopriremo quali sono le professionalità chiave per costruire un crowdfunding dream team, come distribuire i ruoli e il tempo da dedicare, quando può essere utile affidarsi a professionisti esterni.

Perché è importante il team per un crowdfunding di successo

Molte aziende si avvicinano al crowdfunding pensando che sia sufficiente pubblicare una campagna su una piattaforma e attendere che gli investitori arrivino. In realtà, il successo non è casuale e dipende da una strategia ben pianificata e, soprattutto, da un team che lavori con impegno e costanza, con una meticolosa combinazione di competenze strategiche, creative e operative.

Il primo dato da acquisire e comprendere a fondo è che una campagna di crowdfunding richiede un impegno costante e non può essere gestita come un’occupazione secondaria. Le campagne di successo richiedono dedizione e una pianificazione attenta, dove le attività relative al crowdfunding sono integrate nella routine aziendale quotidiana, che naturalmente non può essere accantonata. Per questo è essenziale assegnare tempo e risorse specifiche a ciascuna attività, garantendo che tutti i membri del team possano coordinarsi in modo efficace per massimizzare l’impatto della campagna. Quando parliamo di quanto tempo ci vuole per raccogliere capitali in crowdfunding, parliamo soprattutto del tempo di preparazione della campagna: è lì che si gioca la partita e l’organizzazione del team è l’elemento fondamentale per ottimizzare la strategia.

Una campagna di raccolta di capitali in crowdfunding richiede ore di lavoro quotidiane per coordinare la comunicazione, rispondere agli investitori, creare contenuti e poi monitorare tutti i KPI e l’andamento della raccolta fondi. Se queste attività non vengono integrate con cura nella routine aziendale, il rischio di trascurare l’una o le altre è molto alto, con conseguenze dirette sul risultato finale della campagna o sul business dell’azienda.

Molte campagne che non raggiungono il loro obiettivo non falliscono perché il progetto è poco interessante, ma perché il team non ha dedicato abbastanza tempo ed energie alla gestione della raccolta fondi.

Le figure professionali per la tua campagna di crowdfunding

Per garantire il successo di una campagna di crowdfunding, è fondamentale disporre di un insieme variegato di competenze che coprano diversi aspetti del progetto nelle sue varie fasi. Ecco le figure professionali chiave che non possono mancare in un team per il crowdfunding ben strutturato.

1. Project Manager – Il regista della campagna

Il Project Manager è il punto di riferimento per tutta la squadra. Coordina le attività, tiene sotto controllo le scadenze e assicura che la strategia venga eseguita in modo efficace. Deve avere una visione d’insieme del progetto e ottime capacità organizzative.

Compiti principali:

✔ Definire gli obiettivi e il piano operativo della campagna

✔ Assegnare ruoli e responsabilità al team

✔ Monitorare i progressi e risolvere eventuali problemi

✔ Calendarizzare le attività e monitorare le scadenze.

Questa figura deve anche conoscere le dinamiche del crowdfunding e delle piattaforme di crowdfunding e le caratteristiche del pubblico target, per ottimizzare la campagna in base a esse.

2. Responsabile Marketing e Comunicazione – Il megafono della campagna

Una campagna di crowdfunding ha bisogno di visibilità per attirare investitori e deve stabilire un canale di comunicazione diretto e costante con essi. L’esperto di marketing sviluppa la strategia di promozione e sceglie i canali più efficaci per raggiungere il pubblico.

Compiti principali:

✔ Creare una strategia di comunicazione per il crowdfunding efficace

✔ Gestire i social media e le campagne di paid advertising

✔ Coordinare PR e collaborazioni con influencer o media di settore

✔ Monitorare le metriche di engagement e conversione.

Quello di responsabile del marketing e delle comunicazione spesso non è un ruolo univoco, bensì distribuito su più figure: per esempio, un social media manager, un digital advertiser, un ufficio stampa, un data analyst ecc. A seconda delle dimensioni dell’azienda e del team, alcune funzioni possono essere accorpate o scorporate.

3. Copywriter – La voce della campagna

Ogni campagna di crowdfunding ha bisogno di una storia coinvolgente e di una voce persuasiva per catturare l’attenzione del pubblico. Il copywriter è responsabile della creazione di testi informativi e persuasivi per la landing page, le e-mail e i post social.

Compiti principali:

✔ Descrivere in maniera chiara e convincente il progetto sui diversi canali

✔ Rendere coerente la comunicazione aziendale

✔ Produrre aggiornamenti costanti per mantenere viva l’attenzione degli investitori

✔ Ottimizzare i testi per SEO e conversioni.

4. Videomaker e Graphic Designer – L’immagine della campagna

Video di presentazione e immagini sono elementi fondamentali per coinvolgere gli investitori. Le campagne che utilizzano tanti contenuti visivi hanno maggiori probabilità di ottenere condivisioni e interazioni, elementi vitali per ampliare la portata della comunicazione.Un videomaker e un graphic designer lavorano per rendere la campagna visivamente attraente.

Compiti principali:

✔ Creare il video di presentazione della campagna e video promozionali successivi (per esempio messaggi video del team aziendale)

✔ Realizzare immagini, infografiche e materiali promozionali per social e newsletter

✔ Assicurare coerenza visiva tra tutti i contenuti.

5. Community Manager e Investor Relations Manager – Il ponte con gli investitori

Durante la campagna, è essenziale costruire un rapporto di fiducia con gli investitori. Il Community manager gestisce le interazioni sui social e le domande degli utenti, mentre l’Investor Relations Manager cura la comunicazione con gli investitori più importanti.

Compiti principali:

✔ Rispondere alle domande e ai commenti del pubblico

✔ Coinvolgere la community con contenuti esclusivi, webinar e iniziative di interazione

✔ Gestire le relazioni con i potenziali investitori, in particolare quelli strategici.

La parte di marketing della campagna di crowdfunding deve essere integrata dalle attività sales: gli utenti interessati all’investimento devono essere invitati a prenotare una chiamata direttamente con il team vendite per aumentare le possibilità di conversione. 

6. Consulente legale e finanziario – La sicurezza della campagna

Una campagna di crowdfunding, soprattutto se equity-based, deve rispettare normative precise. Un consulente legale e finanziario aiuta a gestire la parte burocratica, contrattuale e fiscale del progetto.

Compiti principali:

✔ Verificare la conformità legale della campagna

✔ Definire la struttura dell’offerta (ricompense, quote, diritti)

✔ Supportare l’azienda nella gestione delle transazioni e delle imposte.

Come abbiamo già accennato, non sempre ciascuno di questi ruoli corrisponde a una persona del team: alcune competenze sono trasversali, altri possono essere condensate in una stessa figura, altre ancora esternalizzate. 

Nelle aziende più piccole, per esempio, copywriter, videomaker e graphic designer spesso sono sintetizzati dall’unica figura del content creator. Il social media manager può fare anche da community manager, mentre il project manager spesso si occupa anche delle relazioni con gli investitori strategici. La consulenza legale, infine, spesso è esternalizzata.

Ogni team può trovare il proprio equilibrio in modo diverso, ma è fondamentale che i ruoli siano chiari, che non ci siano sovrapposizioni (bensì collaborazioni definite) e compiti non presidiati, che tutti sappiano chi fa cosa e quando.

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Come organizzare il team per un crowdfunding

Ora che abbiamo visto quali sono le figure chiave, è il momento di capire come organizzare il lavoro in modo efficace. La gestione di una campagna di crowdfunding non può essere improvvisata: richiede una pianificazione precisa per integrarsi con le normali attività aziendali senza creare caos o sovraccarico di lavoro.

1. Definire obiettivi chiari e ruoli ben precisi

Il primo passo è assegnare responsabilità chiare a ogni membro del team. Ogni figura coinvolta deve sapere esattamente quali sono i suoi compiti, evitando sovrapposizioni o lacune operative e favorendo un flusso di lavoro efficiente.

2. Assegnazione delle risorse e del budget necessari

Definire un budget preciso per ogni fase della campagna è indispensabile per pianificare e svolgere le attività in modo realistico e concreto ed evitare momenti di stallo in corso d’opera. Ciò include costi di marketing, produzione dei reward e eventuali commissioni delle piattaforme.

Parallelamente, altrettanto importante è l’allocazione delle risorse: assicurarsi che ci siano risorse sufficienti in termini di tempo e personale per ogni fase del processo di crowdfunding.

3. Creazione di un piano di lavoro e di un calendario di attività

Piano dettagliato: Stendere un piano di lavoro includendo tutte le fasi della campagna, le scadenze e le attività chiave, dalla preparazione al lancio.

Calendario delle attività: Utilizzare strumenti come Google Calendar per creare un calendario condiviso dove programmare le attività quotidiane e le scadenze.

Ogni membro del team coinvolto nella campagna di crowdfunding – non è detto che TUTTI i membri di un team lo siano – deve riservare degli slot sul proprio calendario da dedicare a essa, per evitare di relegarla nei ritagli di tempo o di sottrarre tempo ad altre attività. È utile anche prevedere periodiche riunioni di allineamento tra queste persone e più sporadici incontri anche con il resto del team per tenere tutti aggiornati.

4. Utilizzare strumenti di gestione del lavoro

Per coordinare le attività e tenere traccia dei progressi, è fondamentale usare strumenti di project management. Ecco alcuni esempi di utili piattaforme gestionali:

  • Trello / Asana / Airtable – Per organizzare le attività, assegnare compiti e monitorare lo stato di avanzamento.
  • Google Calendar – Per pianificare riunioni e bloccare momenti di lavoro dedicati alla campagna.
  • Google Analytics / Facebook Insights – Per analizzare i dati e monitorare il rendimento della comunicazione.
  • Coda – Per condividere documenti e informazioni, suddividere i compiti, monitorare le attività, avere una bacheca comune con risultati, stati di avanzamento, novità, dati storici.

L’uso di questi e altri strumenti permette di lavorare in modo più strutturato e reattivo, adattando la strategia in base ai risultati ottenuti.

5. Mantenere una comunicazione costante nel team

Una campagna di crowdfunding è un progetto dinamico, in cui possono emergere cambiamenti improvvisi e in cui il coordinamento è fondamentale per evitare errori. Per questo motivo, è fondamentale che il team comunichi in modo efficace al suo interno. Alcuni consigli:

  • Creare un gruppo di lavoro su Slack o altri software di chat per comunicazioni rapide.
  • Organizzare un check-up giornaliero o settimanale per allineare il team sugli sviluppi della campagna.
  • Condividere report periodici sui progressi, per valutare cosa sta funzionando e cosa migliorare.

6. Monitorare i risultati e adattare la strategia

Monitorare regolarmente i risultati e modificare le strategie in base ai feedback ricevuti dai sostenitori e ai dati analizzati è cruciale per avere il pieno controllo della campagna.

Abbiamo dedicato un articolo ai KPI da monitorare per valutare l’andamento della campagna, prima, durante e dopo la stessa.

Se i risultati non sono quelli attesi, bisogna essere pronti a modificare il piano d’azione, intensificare la comunicazione o cambiare approccio: flessibilità è la parola d’ordine.

Team Interno vs. Team Esterno per il crowdfunding

Una delle decisioni più importanti nella preparazione di una campagna di crowdfunding è scegliere se gestire tutto internamente o affidarsi a professionisti esterni. Entrambe le opzioni hanno vantaggi e svantaggi, e la scelta dipende dalle risorse disponibili, dal livello di esperienza del team e dagli obiettivi della campagna.

I vantaggi di un team interno

Gestire la campagna con risorse interne può essere una scelta vantaggiosa sotto molti punti di vista:

  • Conoscenza approfondita del progetto – Il team interno conosce meglio di chiunque altro il prodotto o il servizio che si vuole finanziare e il target dell’azienda.
  • Maggiore controllo – Tutti i processi restano sotto il diretto coordinamento dell’azienda.
  • Minori costi – Non è necessario investire in consulenze esterne.

Tuttavia, c’è un grande rischio: sottovalutare il tempo e le competenze necessarie per gestire una campagna di crowdfunding. Se il team interno non ha esperienza con il crowdfunding o non ha abbastanza tempo da dedicarvi, potrebbe commettere errori strategici che comprometterebbero il successo della raccolta fondi.

Vantaggi di affidarsi a professionisti esterni

  • Esperienza specializzata: Professionisti con una comprovata esperienza nel crowdfunding possono guidare l’azienda attraverso le complessità della campagna e facilitare la pianificazione di attività mirate e l’individuazione di punti deboli e punti di forza.
  • Accesso a nuove strategie e tecnologie: I professionisti del crowdfunding sono aggiornati sulle ultime tendenze e tecniche di marketing e sui software più utili per l’implementazione e la gestione delle attività, offrendo approcci innovativi che possono migliorare la visibilità e le performance della campagna.
  • Ottimizzazione del tempo: Affidare compiti chiave a esperti consente al team interno di concentrarsi su altre aree strategiche dell’azienda e di evitare di perdere tempo in attività inutili o scarsamente efficienti.
  • Networking: Le agenzie e i consulenti esterni spesso hanno accesso a una rete di contatti che può rivelarsi utile per ampliare la portata della campagna.

Svantaggi di affidarsi a professionisti esterni

  • Costi aggiuntivi: L’assunzione di professionisti esterni comporta delle spese che potrebbero ridurre il budget disponibile per altre attività.
  • Perdita di controllo: Delegare a terzi il management della campagna potrebbe portare a una mancanza di coerenza rispetto alla visione e ai valori dell’azienda.
  • Comunicazione difficoltosa: Potrebbero sorgere problemi di comunicazione tra il team interno e i professionisti esterni, con il rischio di fraintendimenti o mancanza di allineamento.

La soluzione migliore è spesso una configurazione ibrida del team per il crowdfunding. Un esempio:

  • Il team interno può occuparsi della visione strategica, della gestione del progetto e del rapporto con gli investitori.
  • I professionisti esterni possono fornire supporto nelle aree più tecniche, come la realizzazione di contenuti, la strategia di marketing o la gestione delle PR.

Questa combinazione permette di mantenere il controllo sul progetto, scongiurando il secondo e il terzo svantaggio elencati qui sopra. I costi aggiuntivi non sono un elemento eliminabile, ma vanno inclusi nel budgeting per la campagna con la consapevolezza che rappresentano una leva per ottimizzare i costi in altre aree e ottenere risultati migliori in termini di raccolta di capitali finale.

Le aziende che decidono di avvalersi di professionisti esterni possono considerare diverse opzioni, tra cui le più comuni sono:

  • Agenzie di marketing e comunicazione specializzate in crowdfunding: Queste agenzie offrono servizi completi, dalla pianificazione della campagna alla gestione dei social media e alla creazione di contenuti.
  • Consulenti finanziari e di gestione del rischio: Professionisti che possono aiutare a strutturare le proposte di valore e a gestire i rischi finanziari associati alla campagna.
  • Esperti di social media e di content marketing: Queste figure si focalizzano solo sulla creazione di strategie di comunicazione e campagne pubblicitarie mirate sui vari canali social.

È importante verificare l’effettiva competenza dei professionisti scelti nell’ambito specifico del crowdfunding: una specializzazione nell’ambito generico del marketing o della consulenza finanziaria potrebbe non essere sufficiente.

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