Il reward crowdfunding è un modello di raccolta di capitali basato sulla promessa di una ricompensa: l’impresa riconosce un premio (reward) a chi decide di sostenere con un contributo in denaro la realizzazione di un prodotto (più raramente di un servizio). La raccolta avviene solitamente su piattaforme di reward crowdfunding che fanno da tramite fra l’azienda e i suoi sostenitori, ma vedremo che non è l’unica modalità possibile.
Per scoprire nel dettaglio come funziona questo strumento di finanziamento, leggi il nostro approfondito articolo specifico sul reward crowdfunding. Vediamo ora quali sono le principali piattaforme di reward crowdfunding in Italia, come funzionano, qual è il loro ruolo.
Come funziona una piattaforma di reward crowdfunding
Le piattaforme di reward crowdfunding hanno scarse barriere all’ingresso. Per lanciare una campagna di questo tipo non sono richiesti particolari documenti o adempimenti burocratici né specifici requisiti finanziari, come succede invece per le modalità di crowdfunding che rientrano nella categoria del “crowdinvesting” (lending ed equity crowdfunding). In questo caso, non siamo in presenza di uno strumento finanziario vero e proprio, quindi praticamente chiunque può scegliere una piattaforma e lanciare in pochi clic la propria campagna di reward crowdfunding.
Molte piattaforme non fanno una selezione per stabilire quali progetti pubblicare tra tante proposte: abilitano la pubblicazione autonoma attraverso form e procedure guidate diverse per ogni portale. Altre, invece, richiedono la compilazione di un modulo di richiesta dettagliato per la valutazione della proposta.
La selezione a monte è spesso presente nelle piattaforme di reward crowdfunding specializzate in alcuni ambiti, per esempio quelle che ospitano solo progetti artistici, quelle focalizzate su progetti tech ecc.
Anche quando non è presente una fase di selezione all’ingresso, comunque, eventuali campagne non coerenti con il tipo di piattaforma o riguardanti progetti illegali o palesemente ingannevoli vengono rimosse.
Le piattaforme, poi, dispongono di un team di supporto per le società che lanciano le campagne, a disposizione per dare consigli sulla gestione delle pagine campagna con tutte le informazioni per i potenziali sostenitori e sulle strategie di marketing e per risolvere eventuali problemi tecnici.
Ma come avvengono i versamenti di denaro?
Le piattaforme di reward crowdfunding per gestire i flussi di denaro dei sostenitori si appoggiano a enti esterni preposti, come PayPal, Lemonway, Stripe ecc. La modalità di erogazione del denaro dipende dalla tipologia di campagna di reward crowdfunding scelta dalla società e implica tendenzialmente una success fee trattenuta dalla piattaforma come commissione per il servizio.
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Tipologie di campagne di reward crowdfunding
Esistono piattaforme che impongono una modalità di raccolta unica e altre che permettono di scegliere fra le due principali modalità:
- take it all (prendi tutto), che prevede la raccolta di tutto il capitale versato dai sostenitori, anche se la cifra finale è inferiore all’obiettivo prestabilito;
- all or nothing (tutto o niente), che prevede l’erogazione del capitale raccolto solo se la cifra finale è pari o superiore all’obiettivo inizialmente impostato.
Nel primo caso, il denaro di ogni transazione è subito disponibile sul conto corrente dell’intestatario della campagna (tolti i tempi tecnici), nel secondo, invece, sarà disponibile l’intera cifra raccolta solo alla fine, se l’obiettivo sarà stato raggiunto. Altrimenti, i sostenitori della campagna verranno rimborsati.
Gli agenti di pagamento, solitamente, trattengono in automatico da ogni transazione le commissioni che le piattaforme richiedono alle società per ospitare le loro campagne. Ogni piattaforma, comunque, ha le proprie condizioni, da verificare in fase di scelta.
Il ruolo delle piattaforme di reward crowdfunding
Questo paragrafo è molto importante per evitare equivoci nelle aspettative delle società che decidono di lanciare una campagna di reward crowdfunding.
Il ruolo delle piattaforme è solo ed esclusivamente quello di fare da intermediario tra imprese e potenziali sostenitori: sono delle vetrine, che offrono anche un supporto tecnico e strategico di base, ma niente di più. La campagna di reward crowdfunding la fanno l’imprenditore e il suo team: sono loro che devono studiare e attuare una strategia di marketing per attirare sostenitori, che non arriveranno da soli sulla pagina della campagna né vi saranno portati dalla piattaforma.
Le attività di promozione che le piattaforme di reward crowdfunding possono fare per le loro campagne sono limitate e generiche: il grosso dei sostenitori arriva dalle community che le società riescono a creare intorno a sé e al proprio progetto.
Allo stesso modo, la responsabilità per la promessa, la realizzazione e la consegna prima del reward offerto, poi del prodotto (o servizio) oggetto della campagna è interamente dell’azienda proponente. Ed è importantissimo rispettare le promesse fatte ai sostenitori, sia (ovviamente) per non incorrere in cause legali, sia per mantenere la fedeltà della comunità costruita e avere un’ottima brand reputation.
Come fare una campagna reward senza piattaforma
Il reward crowdfunding non è una modalità di crowdinvesting come equity e lending crowdfunding, quindi a differenza di questi ultimi non è regolamentato da una normativa specifica né vigilato da un ente regolatore come Consob o Banca d’Italia. Questo significa che non è obbligatorio avere come intermediario una piattaforma autorizzata da tali enti regolatori.
Una scelta alternativa può essere quella di mettere in piedi autonomamente un piccolo e-commerce finalizzato alla campagna di reward crowdfunding, utilizzando per esempio plugin e tool appositi come quello messo a disposizione da WordPress o quelli sviluppati per Shopify. In questa modalità si ha il pieno controllo della campagna e la responsabilità della sua gestione in tutti gli aspetti, compresa l’assistenza ai sostenitori in caso di problemi tecnici e non, e si evita il pagamento della success fee. Ci possono comunque essere costi per lo sviluppo del portale e per il monitoraggio della campagna in autonomia.
Le migliori piattaforme di reward crowdfunding
Il reward crowdfunding in Italia non è molto diffuso, nonostante sia una straordinaria opportunità soprattutto per le imprese che fanno prodotto. Le piattaforme dedicate, quindi, non sono molte.
Tra queste, le principali sono:
- Eppela (generalista)
- Produzioni dal Basso (generalista)
- Kickstarter (progetti creativi in senso ampio)
- Indiegogo (generalista)
- DeReV (progetti artistici, culturali, tech)
- Ulule (generalista)
La scelta fra le diverse piattaforme di reward crowdfunding dipende dalla propria tipologia di prodotto o servizio, dal supporto desiderato, dal target di potenziali sostenitori (Indiegogo e Kickstarter sono famose anche all’estero, per esempio), dalla modalità di raccolta preferita.
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