Come creare una landing page efficace per la tua campagna di crowdfunding

landing page crowdfunding

Una landing page efficace è uno strumento essenziale per il successo di una campagna di crowdfunding, poiché rappresenta il primo punto di contatto vero tra il progetto e i potenziali sostenitori. È la pagina alla quale rimandano i post sponsorizzati sui canali social, le newsletter, l’advertising sui motori di ricerca e tutte le vie attraverso le quali si entra in contatto con il proprio pubblico durante la fase di precrowd

Sulla landing page si gioca la maggior parte delle opportunità di ottenere l’attenzione e il sostegno dei potenziali investitori. Può essere questione di dettagli, di secondi, di una parola giusta o sbagliata, perciò è fondamentale sapere come creare una landing page efficace per la tua campagna di crowdfunding

Cos’è la landing page e a cosa serve

La landing page per una campagna di crowdfunding è una pagina web finalizzata alla raccolta di contatti e di manifestazioni di interesse all’investimento durante il precrowd. È diversa dalla semplice home del sito aziendale, perché è progettata per raggiungere un solo obiettivo: convertire i visitatori in sostenitori. 

Si può utilizzare come landing page una pagina dedicata del portale aziendale, ma non è una scelta ottimale: se apparentemente può far risparmiare tempo e risorse, in realtà rischia di far perdere molto di più in termini di opportunità. Una pagina qualsiasi del sito aziendale, infatti, è inserita in un ecosistema che può distrarre il visitatore e fargli prendere altre strade, spostando il focus dal crowdfunding all’azienda in sé prima che abbia potuto comprendere appieno la proposta.

Per questo è intelligente costruire un sito web dedicato alla comunicazione per il crowdfunding, costituito da una sola pagina o al massimo due o tre, con tutte e solo le informazioni sulla campagna di crowdfunding e un rimando marginale al sito aziendale per approfondire.

La landing page per la campagna di crowdfunding serve a creare una prima impressione forte, presentando in modo chiaro la natura e i benefici del progetto e stimolando l’interesse immediato. Chi arriva a questa pagina solitamente è in una delle due seguenti condizioni:

  1. Sa poco o niente della campagna e deve essere spinto a volerne sapere di più, leggendo tutte le informazioni presenti nel sito, lasciando i propri dati di contatto e magari prenotando una chiamata con il team dell’azienda.
  2. Ha acquisito informazioni sulla campagna dai canali social dell’azienda e/o è già nel database dei contatti dell’azienda e ha deciso che il progetto è di suo interesse, perciò deve essere spinto a prenotare una chiamata con il team o a compilare direttamente il form di manifestazione di interesse. 

Una buona landing page, quindi, deve fornire le informazioni chiave sul progetto e sul crowdfunding in modo immediato e chiaro, ispirare curiosità e fiducia, creare interesse. Ma non solo. Dal punto di vista dell’azienda, una landing page ben ottimizzata è quella che facilita anche la raccolta di contatti, un fattore fondamentale per creare una base solida di sostenitori per la fase di lancio​.

Abbiamo messo in relazione la landing page con il precrowd perché dopo il lancio della campagna il pubblico verrà veicolato direttamente sulla pagina della campagna presente sulla piattaforma di crowdfunding che la ospita: la landing page può tornare utile a fini informativi, ma il grosso della comunicazione a quel punto dovrà già essere stato fatto ed è meglio evitare di mettere troppe tappe sul cammino che separa gli utenti dall’investimento!

Gli elementi chiave di una landing page efficace

Una landing page efficace per una campagna di crowdfunding si fonda sui seguenti elementi:

  • Headline coinvolgente
  • Value proposition chiara e immediata 
  • Copy essenziale e denso, professionale e accattivante
  • Suddivisione in sezioni
  • Utilizzo di strumenti facili da fruire per la raccolta di contatti
  • CTA mirate e strategicamente posizionate
  • Design ordinato.

In generale la qualità e la comprensibilità degli elementi visivi e testuali è la priorità e la ricerca del coinvolgimento emotivo è un obiettivo che deve sempre essere tenuto in considerazione, ma senza mai dimenticare la credibilità.

In un mercato competitivo come quello del crowdfunding, dove le campagne si contendono l’attenzione dei potenziali sostenitori, distinguersi con una landing page che comunica credibilità e trasparenza è fondamentale per il successo della raccolta​.

La struttura ideale di una landing page efficace

Le aziende e i progetti di crowdfunding sono tutti diversi fra loro e possono avere esigenze comunicative differenti, ma c’è uno schema utile da tenere come modello adattabile per una landing page efficace per una campagna di crowdfunding.

  1. In cima alla pagina deve campeggiare il logo del brand, ben visibile ma non ingombrante.
  2. Subito sotto abbiamo la headline, ovvero il breve testo più in evidenza, cioè il primo che viene letto da chi arriva sulla landing page. 
  3. Seguono i principali vantaggi per chi aderisce al progetto.
  4. L’ultimo elemento all’interno del colpo d’occhio iniziale della landing page è il form per la richiesta di informazioni ed eventualmente la manifestazione d’interesse.
  5. Scorrendo la pagina, arrivano le informazioni approfondite
  • altri vantaggi dell’investimento in crowdfunding
  • spiegazione sulle manifestazioni di interesse
  • descrizione dei reward per gli investitori
  • storia e dati tecnici del brand
  • testimonianze
  • informazioni tecniche sulla campagna di crowdfunding (obiettivo minimo, quota minima di investimento, piattaforma ospitante ecc.)
  1. La chiusura deve essere un ulteriore form per la manifestazione di interesse e la richiesta di informazioni.

Analizziamo ora nel dettaglio i vari elementi.

Copywriting: i contenuti testuali

I contenuti testuali della landing page per la campagna di crowdfunding devono essere pochi, ben leggibili, comprensibili e accattivanti. L’ideale è adottare il giusto mix di copywriting informativo e copywriting persuasivo e bilanciare professionalità e coinvolgimento. Stile e tono di voce vanno decisi a monte sulla base del target di pubblico e del rapporto tra azienda e pubblico.

Per mantenere alta l’attenzione, è bene suddividere il copy in sezioni con titoli chiari: questo facilita la lettura e rende il messaggio più immediato. Ogni sezione dovrebbe focalizzarsi su un aspetto specifico: una descrizione del progetto, i suoi benefici, i traguardi raggiungibili, le modalità con cui il contributo dei sostenitori sarà utilizzato. Utilizzare elenchi puntati aiuta a evitare blocchi di testo troppo lunghi e facilita la comprensione e la rapida interiorizzazione dei messaggi.​

Headline: l’headline è l’elemento che attira immediatamente l’attenzione e dovrebbe descrivere, in poche parole, il valore del progetto. Un headline di successo è breve e orientato ai benefici e contiene un invito all’azione, per esempio “Sostieni un Futuro più Sostenibile” o più esplicitamente “Diventa socio di X”. Accompagnare l’headline con un sottotitolo aiuta a chiarire ulteriormente l’obiettivo del progetto e a spiegare come i visitatori possano fare la differenza con il loro supporto​.

Value proposition: la value proposition è una dichiarazione breve e potente che risponde alla domanda “Perché dovrei sostenere questo progetto?”. Idealmente, dovrebbe evidenziare i principali vantaggi per il sostenitore e l’impatto positivo del progetto, senza descrivere dettagli tecnici, bensì sintetizzando come il progetto risolva un problema reale o migliori la vita dei suoi sostenitori. 

Una proposta di valore ben formulata è una delle principali leve di conversione, perché posiziona il progetto come una scelta unica per chi vuole contribuire a qualcosa di significativo​ e ottenere benefici esclusivi, soddisfare un’esigenza o risolvere un problema. La value proposition va sintetizzata in bullet point brevi, perché deve rientrare nella prima porzione di landing page ed essere leggibile per intero senza dover scorrere la pagina.

Descrizione dei vantaggi: anche la descrizione più approfondita dei vantaggi che può seguire la value proposition deve essere sintetica e costruita come un elenco o come specchietti di testo isolati, di non più di 30 parole ciascuno, con un titolo in evidenza. I reward, invece, vanno presentati in una sezione dedicata, inserendoli in ordine di valore, per esempio con una tabella.

Spiegazioni teoriche e pratiche: le spiegazioni su come funziona il crowdfunding, cos’è la fase di precrowd e cosa sono le manifestazioni di interesse devono essere chiare ma sintetiche, evidenziando solo i punti importanti per i potenziali investitori, senza dilungarsi in tecnicismi o aspetti che interessano più che altro all’azienda. L’obiettivo è chiarire e rassicurare insieme.

Focus sul brand: nella sezione dedicata al brand bisogna inserire non solo la roadmap presente e passata dell’azienda e gli obiettivi da realizzare con il contributo dei sostenitori alla campagna di crowdfunding, ma anche raccontare in modo chiaro e coinvolgente la storia del progetto, cosa lo rende speciale e come risponde a un bisogno o a una passione comune. Questo approccio aiuta a creare un legame emotivo e a dare un’identità solida alla campagna, elementi essenziali per conquistare la fiducia del pubblico​. Ecco perché non guasta inserire una foto dell’imprenditore e/o del team aziendale.

Call to action: le call to action sono pulsanti cliccabili che invitano gli utenti a compiere delle azioni per condurli alla conversione. La CTA che accompagna i form di rilascio dei dati e delle manifestazioni di interesse non deve essere aggressiva e deve far capire che inviando il form non si assume nessun impegno vincolante, ma si avvia un legame informale con l’azienda.

Nel resto della landing page, il copy delle CTA deve essere diretto e incentivare un’azione immediata, per esempio “Scopri come contribuire”, “Scopri i rewards”, “Prenota una chiamata”. Le Call to Action devono essere integrate in modo naturale nel copy, ma evidenziate graficamente per attirare subito l’attenzione​. È importante, inoltre, che siano collegate al testo vicino al quale si posizionano: per esempio, vicino alla spiegazione sulle manifestazioni di interesse ci può essere una CTA che porta al form da compilare, vicino all’elenco dei vantaggi una che conduce direttamente ad approfondire i reward ecc.

Ove possibile, le CTA possono essere accompagnate da frasi che generino un senso di urgenza, sulla falsa riga di “Solo per un tempo limitato”.

Va sottolineato che l’ottimizzazione delle CTA beneficia molto dall’A/B testing: provare diverse versioni delle CTA (variazioni di testo, colori, posizioni) consente di individuare quali elementi portano al tasso di conversione più alto. Anche piccoli cambiamenti, come la modifica di una parola o l’aggiunta di un’icona, possono migliorare significativamente le conversioni.

Testimonianze: le testimonianze dei clienti sulla bontà del brand o dei media sull’innovatività del progetto o ancora di sostenitori di precedenti campagne di crowdfunding sono segnali di approvazione sociale molto potenti per consolidare la fiducia. Queste devono essere messe in evidenza. Se la campagna ha già raccolto adesioni, statistiche come “Migliaia di utenti già iscritti” o veri e propri contatori dei sostenitori possono incrementare l’efficacia della landing page, sfruttando il principio della social proof e l’effetto gregge per influenzare i nuovi visitatori​. Mostrare che centinaia di persone hanno già supportato la campagna o che il progetto ha ricevuto riconoscimenti rafforza la percezione di affidabilità del progetto​.

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Strumenti di contatto nella landing page

I form presenti nella landing page per la campagna di crowdfunding devono essere composti da pochissimi campi, richiedere poco sforzo e poche informazioni agli utenti per evitare di suscitare ostilità, ritrosia o noia. I dati fondamentali sono quelli di contatto, quindi email e/o numero di telefono, mentre il dato extra è l’importo per cui l’utente manifesta l’interesse.

Per proseguire il rapporto con i visitatori interessati ma non ancora pronti a contribuire, infatti, è essenziale raccogliere i loro contatti. Offrire un incentivo, come accesso anticipato, sconti o contenuti esclusivi, in cambio dell’indirizzo email, può migliorare notevolmente il tasso di iscrizione.​

La possibilità di raccogliere contatti è cruciale anche per fidelizzare i visitatori, fornire nuovi contenuti e informazioni e mantenerli aggiornati sullo sviluppo della campagna. 

Si possono anche utilizzare pop-up, purché non invasivi e ripetitivi, per invitare gli utenti a lasciare i propri contatti.

Grafica: i contenuti visivi per una landing page efficace per il crowdfunding

Per una landing page di successo, il design visivo deve essere semplice, ma d’impatto, dinamico, ma lineare, multimediale ma tranquillo. 

Ecco cosa tenere a mente quando si costruisce la veste grafica e la struttura della landing page per aumentare le possibilità di conversione:

  • Immagini ad alta qualità e video dimostrativi o informativi sono indispensabili elementi di coinvolgimento, trasmettono professionalità e trasparenza, veicolano più velocemente i messaggi e stimolano l’interazione.
  • Vanno evitati fronzoli estetici inutili che potrebbero distogliere l’attenzione dal messaggio principale. 
  • L’uso di colori contrastanti rispetto allo sfondo per i pulsanti di CTA può migliorare significativamente il tasso di click​, purché non affatichi lo sguardo.
  • I pulsanti delle Call To Action devono essere di dimensioni ben visibili, ma non sproporzionati.
  • Le CTA vanno posizionate in più punti strategici nella landing page, ovvero in alto nella parte visibile senza scrollare, ma anche lungo il percorso, soprattutto nelle sezioni chiave.
  • La struttura della landing page deve essere simmetrica nella disposizione degli elementi come immagini, blocchi contenenti il testo, elenchi puntati ecc.

Ottimizzazione per dispositivi mobili

La landing page deve essere non solo esteticamente piacevole ma anche intuitiva e performante. Ecco perché tutto quanto detto finora deve essere messo in pratica mantenendo come criterio di riferimento l’ottimizzazione della pagina per i dispositivi mobili. Globalmente, circa il 60,4% del traffico web proviene da dispositivi mobili, mentre il traffico da desktop si aggira intorno al 37,5% (dati Statista), con il mobile che continua a crescere come la modalità preferita per navigare online. Gli utenti mobile, peraltro, hanno un livello di attenzione più basso e tendono a spendere meno tempo sulle pagine rispetto agli utenti desktop.

È fondamentale, quindi, che la landing page sia perfettamente responsive per l’accesso da smartphone, perché la maggior parte degli utenti la visiterà da questo dispositivo. Le CTA, i testi e le immagini devono adattarsi perfettamente per forme e dimensioni a schermi di vario genere, e la navigazione deve essere agevole anche su smartphone e tablet. Le informazioni più importanti devono essere comprese nella porzione di schermo che si vede senza dover scrollare la pagina. Una simile “filosofia mobile-first” nella progettazione della pagina è imprescindibile per migliorare l’usabilità e ridurre il tasso di abbandono​.

Un altro elemento critico da questo punto di vista è la velocità di caricamento: pagine lente rischiano di perdere fino al 50% dei visitatori. Bisogna quindi ottimizzare immagini e video per ridurre il tempo di caricamento e offrire un’esperienza fluida. Strumenti come Google PageSpeed Insights possono aiutare a monitorare le performance e individuare aree di miglioramento​.

Sicurezza e trasparenza

Ultimo ma non ultimo, una landing page efficace per la tua campagna di crowdfunding deve trasmettere affidabilità e sicurezza: assicurati che il sito abbia un certificato SSL per proteggere le informazioni dei visitatori. Inoltre, includere una sezione FAQ o link a dettagli su come verranno utilizzati i fondi raccolti aiuta a rendere il processo trasparente, offrendo rassicurazioni che contribuiscono ad aumentare la fiducia nei confronti della campagna.

La landing page, infine, deve sempre prevedere una sezione per la privacy policy e la cookie policy.

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