- Aumento di Capitale: come funziona
- Equity Crowdfunding: come funziona
- Equity Crowdfunding vs Aumento di Capitale Tradizionale
- Quando Scegliere l’Equity Crowdfunding
- Conclusioni
- Vuoi approfondire direttamente con i nostri esperti di crowdfunding l'argomento di cui stai leggendo?
- Hai bisogno di supporto per preparare una campagna di crowdfunding di successo e cercare potenziali investitori per il tuo progetto?
Una campagna di equity crowdfunding consiste nella vendita di quote di partecipazione dell’azienda a una moltitudine di investitori online, quindi corrisponde a un’apertura del capitale sociale. Equity crowdfunding e aumento di capitale “tradizionale” hanno entrambi lo scopo di raccogliere capitali per crescere. Tuttavia le due operazioni presentano alcune fondamentali differenze di natura e di processo.
Per alcune aziende o in determinate fasi di vita di un’azienda, una delle due scelte può essere migliore dell’altra: scopriamo le caratteristiche di ciascuna e le differenze per imparare a utilizzare questi strumenti di raccolta di capitale nel modo migliore.
Aumento di Capitale: come funziona
Un aumento di capitale tradizionale consiste nell’emissione di nuove azioni o quote da parte di un’azienda, con l’obiettivo di collocarle presso contatti privati del network dell’azienda, i soci stessi e investitori istituzionali.
Ecco i principali passaggi per fare un aumento di capitale.
Delibera Assembleare:
L’assemblea dei soci deve approvare l’aumento di capitale. Durante questa fase vengono stabiliti l’importo da raccogliere, le modalità di sottoscrizione e il prezzo delle nuove quote.
Diritto di Opzione:
I soci attuali hanno il diritto di sottoscrivere per primi le nuove azioni in proporzione alle loro partecipazioni. Questo meccanismo garantisce che il controllo societario resti nelle mani dei soci esistenti. In alcune circostanze, è possibile escludere il diritto di opzione, ad esempio per coinvolgere investitori strategici.
Sottoscrizione delle Quote:
Una volta offerta l’opzione, i soci o eventuali nuovi investitori sottoscrivono le nuove quote, impegnandosi a versare il capitale richiesto.
Versamento del Capitale:
Il versamento può essere effettuato in denaro o in natura (beni materiali o immateriali), ma almeno il 25% dell’importo deve essere versato immediatamente.
Iscrizione nel Registro delle Imprese:
La procedura si conclude con l’iscrizione della delibera di aumento di capitale nel Registro delle Imprese, ufficializzando l’operazione.
Equity Crowdfunding: come funziona
L’equity crowdfunding prevede un aumento di capitale presso un notaio, ma utilizza piattaforme online per collocare le quote di partecipazione presso un’ampia gamma di investitori non necessariamente noti all’azienda. Riassumiamo qui i passaggi principali, che si possono approfondire nel nostro articolo su come funziona l’equity crowdfunding.
Business Plan:
Sviluppo di un piano dettagliato che illustri l’attività dell’azienda, i suoi obiettivi, la sua valutazione pre-money e il potenziale di crescita.
Selezione della Piattaforma:
L’azienda sceglie una piattaforma di equity crowdfunding autorizzata e manda la candidatura per lanciare una campagna, che verrà sottoposta a un processo di selezione.
Preparazione della campagna:
Definizione dell’obiettivo della campagna, delle tipologie di quote e del sovrapprezzo in base alla valutazione pre-money, preparazione della documentazione per gli investitori, creazione di materiale promozionale e di una strategia di comunicazione per attirare investitori, avvio della raccolta di manifestazioni di interesse all’investimento nella fase di precrowd.
Lancio della Campagna:
La campagna viene pubblicata sulla piattaforma, con un obiettivo minimo e massimo di raccolta. Gli investitori possono esaminare il progetto e decidere se contribuire.
Raggiungimento dell’Obiettivo:
Se la campagna raggiunge l’obiettivo minimo, i fondi vengono trasferiti all’azienda, e gli investitori ricevono le loro quote. In caso contrario, i fondi vengono restituiti agli investitori.
Equity Crowdfunding vs Aumento di Capitale Tradizionale
L’aumento di capitale tradizionale è una procedura consolidata per l’apertura del capitale sociale, mentre l’equity crowdfunding è un’operazione innovativa che rientra nell’alveo della finanza alternativa. Per comprendere le differenze tra questi due tipi di raccolta di capitale, approfondiamo vantaggi e svantaggi di ciascuna.
Equity crowdfunding – Vantaggi
Accessibilità per startup e PMI:
L’equity crowdfunding è più facilmente accessibile anche a piccole e medie imprese e startup rispetto all’aumento di capitale tradizionale, come costi, burocrazia, condizioni e semplicità dell’operazione.
Apertura a piccoli e grandi investitori:
L’apertura al pubblico consente di raccogliere capitali da chiunque e anche da investitori non professionali, ampliando il bacino di utenza e costruendo la figura del cliente-investitore.
Promozione e visibilità:
Una campagna di crowdfunding ben strutturata non solo raccoglie fondi, ma è un’operazione di marketing che aumenta la notorietà del brand e consente di acquisire nuovi clienti.
Con l’equity crowdfunding si raccolgono anche metriche e feedback sulla validità del prodotto o servizio proposto.
Coinvolgimento della community:
Gli investitori possono diventare ambasciatori del progetto, contribuendo alla sua diffusione e creando una community altamente fidelizzata che rappresenta un asset anche per successive operazioni dell’azienda.
Offerta di diverse tipologie di quote:
Solo facendo un aumento di capitale all’interno di una campagna di equity crowdfunding è possibile offrire diverse tipologie di quote legate a diversi diritti e benefici, per esempio il diritto di voto in assemblea e diritti patrimoniali differenziati.
Rubricazione delle quote:
Con l’equity crowdfunding è possibile aprire il capitale sociale senza inserire i nuovi soci direttamente in captable, bensì attraverso un regime alternativo di intestazione delle quote, in modo che possano rivendere le quote senza passare dal notaio.
Equity crowdfunding – Svantaggi:
Governance frammentata:
La presenza di molti piccoli investitori può complicare la gestione societaria, se l’azienda non applica strumenti di controllo ben definiti per non perdere la governance.
Obblighi di trasparenza:
Per attirare investitori, l’azienda deve divulgare informazioni sensibili, il che può comportare rischi di privacy e concorrenza.
Rischio di fallimento della raccolta:
Se non si raggiunge l’obiettivo minimo, l’intera operazione viene annullata, comportando uno spreco di tempo e risorse.
Attività impegnativa:
L’operazione richiede il coinvolgimento di tutto il team dell’azienda e una preparazione che può occupare molto tempo.
Puoi approfondire questo tema nel nostro articolo sui possibili rischi dell’equity crowdfunding.
Aumento di Capitale Tradizionale – Vantaggi:
Stabilità societaria:
I soci attuali mantengono il controllo e le decisioni strategiche non sono influenzate da una platea di piccoli investitori.
Accesso a capitali consistenti:
Il target degli investitori istituzionali o professionali permette di puntare a capitali più consistenti.
Sforzo circoscritto:
È un’attività che coinvolge solo una piccola parte del team aziendale.
Procedure consolidate:
L’aumento di capitale tradizionale è un processo noto e regolamentato, con rischi legali e gestionali ridotti.
Aumento di capitale tradizionale – Svantaggi:
Target limitato:
La disponibilità dei soci esistenti e la capacità di attrarre grandi investitori possono restringere notevolmente il bacino di raccolta.
Minor visibilità:
Non è un’operazione di marketing e non offre possibilità di promozione e coinvolgimento della community né di acquisizione di clienti, perciò è un’attività a bassa efficienza.
Incognita del mercato:
L’eventuale validazione effettiva del prodotto o servizio avverrà solo dopo la raccolta di capitali, con il lancio sul mercato.
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Quando Scegliere l’Equity Crowdfunding
La scelta tra equity crowdfunding e aumento di capitale tradizionale dipende dalle caratteristiche dell’azienda, dai suoi obiettivi e dalle risorse a disposizione.
L’equity crowdfunding può essere la scelta ideale nei seguenti casi:
- Startup o PMI innovative, ovvero aziende che sviluppano soluzioni innovative e vogliono accrescere la propria visibilità, oltre a raccogliere capitali.
- Necessità di validazione del mercato: per una startup una campagna di successo può dimostrare il reale interesse del mercato verso un prodotto o servizio, fornendo una base solida per il lancio, l’attrazione di grandi investitori (per esempio i fondi) o l’espansione.
- Progetti con forte appeal pubblico: aziende con progetti facilmente comunicabili e attraenti per una vasta comunità di investitori oppure per nicchie ad alta fidelizzazione trovano nel crowdfunding una soluzione congeniale.
L’Aumento di capitale tradizionale può essere la scelta migliore in altri casi:
- Quando è fondamentale mantenere una struttura societaria compatta e stabile.
- Quando l’azienda ha già una rete di investitori professionali o un solido rapporto con i soci esistenti.
- Raccolta fondi per progetti a medio-lungo termine, ovvero quando il capitale necessario è molto elevato e il ritorno sugli investimenti richiede tempo, gli investitori istituzionali sono più inclini a supportare l’azienda.
Equity crowdfunding e aumento di capitale tradizionale rappresentano due strade diverse per finanziare lo sviluppo aziendale, ognuna con i propri vantaggi e limiti. Va ricordato che le due soluzioni non si escludono a vicenda in modo assoluto: possono rientrare entrambe in una strategia di crescita a lungo termine, collocandosi in fasi di vita diverse dell’azienda e abilitandosi a vicenda.
Conclusioni
L’Equity Crowdfunding è un’opzione dinamica e innovativa, ideale per startup e PMI che vogliono coinvolgere una vasta comunità di investitori, aumentare la visibilità e validare il proprio progetto sul mercato. Tuttavia, richiede trasparenza, gestione accurata della compagine sociale e una comunicazione efficace per attirare investitori.
L’Aumento di Capitale Tradizionale offre stabilità e controllo, con un processo consolidato che si adatta meglio ad aziende più strutturate o con una rete di investitori già esistente. È meno adatto per chi cerca visibilità e coinvolgimento pubblico e vuole fare anche un’operazione di marketing.
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