Crowdfunding per validare la tua idea di business

crowdfunding per validare la tua idea di business

Hai mai pensato al crowdfunding per validare la tua idea di business? La validazione di un’idea di business è il processo attraverso cui un’azienda o un aspirante imprenditore verifica se il proprio prodotto o servizio risponde a una domanda reale nel mercato. Questo passaggio cruciale permette di ridurre i rischi imprenditoriali e di ottimizzare l’investimento iniziale, garantendo che l’idea sia sostenibile prima di impegnarsi in uno sviluppo completo. Il crowdfunding, in questo contesto, si rivela uno strumento potente di business development, perché è in grado di unire raccolta di capitali e feedback diretto dal mercato.

Validare un’idea di business: come si fa

Possono esistere diverse strategie specifiche di validazione – per esempio il metodo Lean Startup – ma lo schema generale di questo processo è univoco.

  1. Definizione delle ipotesi chiave

Ogni idea di business parte da ipotesi fondamentali: chi è il cliente target, quale problema si intende risolvere, e in che modo il prodotto o servizio ideato è la soluzione migliore per farlo. Queste ipotesi devono essere specifiche e misurabili.

  1. Costruzione di un Prodotto Minimo Funzionante (MVP)

Il Prodotto Minimo Funzionante (Minimum Viable Product) è una versione semplificata del prodotto o servizio, progettata per testare rapidamente il mercato con il minimo investimento. Per esempio, può trattarsi di un prototipo, una landing page o una versione beta, con solo le funzionalità essenziali, di un servizio.

  1. Raccolta di feedback e misurazione

Attraverso interazioni dirette con i clienti, si raccolgono dati utili a verificare le ipotesi iniziali. I feedback possono riguardare il prezzo, le funzionalità del prodotto o le modalità di distribuzione.

  1. Iterazione e miglioramento

I risultati della validazione servono a perfezionare il prodotto o, se necessario, a modificare il modello di business o il target di mercato.

Perché il crowdfunding è utile per validare la tua idea di business?

Il crowdfunding è noto come una modalità di finanziamento che sfrutta apposite piattaforme online per raccogliere fondi da un vasto pubblico. Oltre che un semplice strumento per ottenere capitale, però, esso rappresenta una straordinaria opportunità di validazione

Il crowdfunding integra e potenzia il processo di validazione descritto nel paragrafo precedente in diversi modi:

  • Misurazione dell’interesse del mercato: Gli investitori e i sostenitori sono anche i primi utilizzatori del prodotto, offrendo un’indicazione diretta del suo appeal.
  • Simulazione di un mercato reale: Le piattaforme di crowdfunding agiscono come mercati in miniatura, dove i potenziali clienti decidono se “acquistare” (nel caso di reward-based crowdfunding) o investire (nel caso di equity crowdfunding). Questo offre una simulazione diretta della domanda di mercato.
  • Raccolta dati di mercato: Il numero di sostenitori, la quantità di capitali raccolti, i commenti e le interazioni offrono indicazioni preziose sull’interesse verso l’idea. Conoscere i KPI da analizzare è fondamentale per sfruttare questo punto di vista privilegiata. 
  • Test del prezzo e del valore percepito: Attraverso una campagna, è possibile verificare se il prezzo proposto è competitivo e adeguato al valore percepito dai clienti.
  • Feedback immediato: I commenti e le domande degli investitori aiutano a comprendere punti di forza e debolezza del progetto.
  • Approccio iterativo: Con i risultati della campagna, è possibile migliorare il prodotto o servizio e, se necessario, cambiare direzione, secondo le necessità del mercato.
  • Raccolta di fondi mirata: Oltre alla validazione, il crowdfunding consente di ottenere capitali necessari per implementare il punto precedente, ovvero le modifiche emerse durante il processo di test.
  • Creazione di una community e coinvolgimento emotivo: Una base di supporter iniziali può trasformarsi in un gruppo di clienti fedeli e ambasciatori del brand. I sostenitori di una campagna, infatti, amplificano il passaparola e creano una comunità di early adopters. Questo aspetto è particolarmente utile per misurare l’engagement del pubblico verso il brand.

Diverse tipologie di crowdfunding sono adatte a specifici obiettivi di validazione e fasi aziendali: scopriamo come utilizzarle e quando è il momento giusto per fare crowdfunding.

Equity crowdfunding per la validazione

L’Equity Crowdfunding offre agli investitori di acquisire quote societarie in cambio del capitale investito. È la modalità più utile per la validazione di un’idea di business di una startup completamente nuova oppure per il lancio di un prodotto o servizio in un mercato nuovo.

Quando utilizzarlo: nelle fasi iniziali della vita di una startup (fase seed e growth) o in una fase di espansione di una PMI o comunque un’azienda consolidata. In queste fasi, infatti, è importante poter contare su un coinvolgimento profondo degli investitori e poter accedere a competenze e professionalità strategiche per lo sviluppo del business, in grado di fornire feedback preziosi e ragionati per la validazione del prodotto/servizio, uniti anche a un supporto concreto.

L’equity crowdfunding, in queste fasi, consente di porre fondamenta robuste per un progetto, sia attraverso i capitali, sia attraverso un primo test di mercato, e di dimostrare la fattibilità e il valore dell’idea, del prodotto o del servizio ai successivi investitori da cui si vorrà raccogliere capitale per la crescita dell’idea di business. 

Un esempio in questo senso è l’esperienza di CleanBnB, società di gestione degli affitti brevi che ha utilizzato l’equity crowdfunding come trampolino di lancio per testare il mercato e contemporaneamente farsi conoscere e acquisire le risorse per rendere realtà la propria idea.

In un nuovo mercato, inoltre, si rivela uno strumento prezioso per conoscere il terreno e i nuovi potenziali clienti da vicino e raccogliere contatti utili.

Un esempio di questo secondo utilizzo è stato il crowdfunding di Winelivery, finalizzato all’ampliamento del servizio a tutta Italia e all’estero dopo i primi anni di test nella città di Milano.​

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Reward crowdfunding per la validazione

Il Reward Crowdfunding prevede che i sostenitori ricevano una ricompensa, spesso sotto forma di pre-vendita del prodotto e di premi speciali per gli early adopters.

Questo modello è ideale per testare la risposta dei potenziali clienti a nuovi prodotti o nuove versioni di un prodotto di un’azienda già sul mercato.

Quando utilizzarlo: per il lancio di un prodotto materiale, per testarne il potenziale commerciale, in particolare se si tratta di prodotti tecnologici, videogame, giochi da tavolo, oggetti innovativi, versioni alternative di prodotti già sul mercato.

Il reward crowdfunding, in questo contesto, consente di verificare l’esistenza di una domanda per un prodotto, di ridurre i rischi di una prematura produzione con i relativi costi per materiali, manodopera, macchinari ecc. e di apportare eventuali correttivi ai prodotti nel momento giusto.

Nel nostro articolo sugli esempi di reward crowdfunding di successo si trovano molti casi di aziende che hanno utilizzato questa modalità di raccolta di capitali per validare un prodotto. Uno di questi è Pebble Time, uno smartwatch innovativo che ha raccolto $20 milioni su Kickstarter, dimostrando un enorme interesse prima ancora di avviare la produzione​.

Un altro esempio è Flow Hive, un innovativo sistema per apicoltura, che ha validato il prodotto prima del lancio sul mercato raccogliendo $13 milioni​ su Kickstarter.

Strumenti finanziari partecipativi per la validazione

Gli SFP sono titoli ibridi che permettono alle aziende di raccogliere capitali senza cedere quote societarie immediate, ma offrendo diritti patrimoniali o amministrativi (escluso il voto) e la possibilità di convertire i titoli in quote in seguito a una data o a un evento finanziario del futuro dell’azienda. 

Quando utilizzarli: nelle fasi iniziali della strutturazione di un’impresa, quando è necessario attirare investitori strategici o coinvolgere direttamente collaboratori e fornitori.

Gli SFP, infatti, consentono di selezionare attivamente investitori che non solo forniscono capitale, ma anche competenze e conoscenze utili allo sviluppo del progetto. Questo permette di validare la capacità dell’impresa di attrarre stakeholder di qualità e misurare l’interesse verso l’idea stessa presso un pubblico competente.

Inoltre, sono titoli completamente personalizzabili: le aziende possono emettere SFP legati a un singolo progetto o linea di prodotto nuovi da testare. I diritti patrimoniali possono includere una remunerazione basata sull’andamento di quel progetto specifico.
Gli SFP, infine, impongono meno oneri immediati rispetto ad altre forme di raccolta di capitale. Questa semplicità li rende ideali per startup che vogliono testare il mercato senza affrontare subito la complessità della valutazione pre-money. Scopri le differenze tra SFP ed equity crowdfunding per capire quale sia meglio utilizzare per validare la tua idea di business e come le due modalità si possano combinare.

E il Lending crowdfunding?

Il Lending Crowdfunding, che è un modello alternativo di prestito, è il tipo di crowdfunding meno adatto alla validazione, perché implica di solito un progetto in fase già avanzata e consolidata. 

Può essere utile, però, per un’azienda già strutturata, per validare progetti specifici, magari collaterali al business principale, oppure per progetti strettamente legati a un territorio o a un pubblico circoscritto e per validare, più che il prodotto/servizio in sé, una modalità di finanziamento e di marketing ripetibile nel tempo.

Conclusioni

Integrare il crowdfunding nel processo di validazione significa non solo ridurre i rischi di mercato, ma anche accelerare lo sviluppo di un business che risponde alle esigenze reali dei clienti. Per farlo, occorre conoscere le varie modalità di crowdfunding e tutte le strategie per sfruttarle al meglio: trovi tutto nel nostro blog!

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