Storie di successo: il crowdfunding di Lagalene

Lagalene è una startup di alta cosmesi naturale e sostenibile che nel 2023 ha svolto con successo la sua seconda campagna di equity crowdfunding, affiancata da Turbo Crowd.

Lagalene ha ottenuto lo status di startup innovativa per l’ideazione del cosmetico psicotonico, attraverso l’aggiunta nei cosmetici di profumazioni che supportano la psiche e aiutano a combattere ansia e stress. L’intera gamma di prodotti segue il principio di semplificare la beauty routine utilizzando pochi cosmetici contenenti pochi ingredienti di altissima qualità e si rivolge a un pubblico genderless. L’obiettivo è quello di rivoluzionare la skincare rendendola più semplice e coniugando benessere fisico e psichico.

In quanto startup innovativa, l’azienda può beneficiare degli incentivi fiscali per i suoi investitori.

Dopo la prima campagna di equity crowdfunding, rivolta soprattutto a investitori professionisti e imprenditori, Lagalene ha deciso di lanciarne un’altra più ampia per proseguire e accelerare la crescita della società. Francesco Arculeo, il CEO dell’azienda, ha individuato il crowdfunding come lo strumento più adatto per una startup in fase early stage, quello che avrebbe potuto fungere da trampolino di lancio per passare alle fasi successive.

Prima di partire: dubbi e paure

La paura di ogni imprenditore prima di una campagna di crowdfunding è quella di non riuscire a trovare gli interlocutori giusti che possano essere interessati al progetto o di non riuscire a coinvolgerli a sufficienza. Per Lagalene, il timore del fallimento della campagna coincideva con quello di non riuscire a proseguire sulla strada disegnata per il progetto e di sprecare risorse senza un ritorno.

La campagna di equity crowdfunding, infatti, ha richiesto molte energie e risorse economiche e di tempo per l’impostazione, con la costruzione del perimetro dell’operazione nell’assemblea dei soci, gli atti notarili obbligatori e il business plan, e per la fase preliminare, con la produzione di materiali per la sponsorizzazione e la costruzione dei processi marketing e sales. Tutto questo doveva avere un riscontro nel risultato della campagna.

Nella seconda fase appena descritta è entrato in gioco il supporto di Turbo Crowd, che Lagalene ha richiesto per potenziare e ottimizzare le attività di lead generation e assicurarsi di individuare e intercettare il suo target di potenziali investitori.

Prima di partire: punti di forza e punti di debolezza

La situazione prima del lancio di questa seconda campagna vedeva ottime prospettive per Lagalene, grazie all’esperienza pregressa con un’altra campagna di equity crowdfunding. Fare più campagne di crowdfunding successive è un grande vantaggio, perché consente di sfruttare al massimo le competenze e le conoscenze acquisite e di utilizzare il sostegno degli investitori della prima operazione come base di partenza e megafono per la seconda.

Ecco quindi i punti di forza di Lagalene:

• Esperienza pregressa con i meccanismi del crowdfunding.
• Base di sostenitori della prima campagna.
• Database di clienti.
• Caratteristiche distintive allineate con le tendenze attuali del settore beauty (sostenibilità, neutralità di genere, essenzialità, naturalezza).

Pochi erano i punti di debolezza:

• Mercato ricco di competitor.
• Alcuni tratti distintivi non immediati da comunicare.
• Budget advertising modesto.

Equity crowdfunding Lagalene: strategia

La strategia di Turbo Crowd per una campagna di crowdfunding di successo parte sempre dal precrowd, ovvero la fase di pre-campagna, che è stata costruita e personalizzata sulla base delle esigenze e delle caratteristiche di Lagalene e del suo target. Quest’ultimo comprendeva sia altri imprenditori di settori adiacenti o sovrapposti, sia clienti del brand o potenziali tali.

In questa fase, il team Lagalene e il team Turbo Crowd hanno lavorato affiancati per collaudare i software da utilizzare per le attività di marketing e lead generation, definire i canali e il budget di advertising, creare materiale grafico e copy per la comunicazione della campagna e costruire dei processi sales efficaci per la gestione delle trattative con i potenziali investitori.

Ecco le principali soluzioni messe in campo:

• Concentrazione del budget advertising solo su Facebook con target molto mirati.
• Lead generation su LinkedIn.
• Creazione di un piano editoriale per i social media di Lagalene.
• Creazione di landing page dedicata sia in italiano sia in inglese con form su cui veicolare le persone interessate.
• Ideazione di reward per incentivare l’investimento early bird.
• Impostazione di pipeline di vendita con priorità basata su disponibilità a investire e importo proposto, con attività ricorrenti programmate per il controllo delle trattative.
• Impostazione di azioni di marketing automation preliminari al contatto diretto attraverso email, messaggi e chiamate.
• Coinvolgimento dei database di contatti già in possesso di Lagalene.

Grazie a queste operatività, durante la fase di precrowd Lagalene ha raggiunto il 90% di manifestazioni di interesse all’investimento: è l’indicatore utilizzato da Turbo Crowd per capire quando è il momento giusto per aprire effettivamente la campagna di crowdfunding.

Durante la campagna l’obiettivo è stato convertire in investimenti tutte le manifestazioni di interesse per far salire subito il contatore e attivare l’effetto gregge, continuando parallelamente con le attività di promozione e comunicazione del brand.

Alcuni esempi dei reward proposti:

• sconto sulle quote
• buoni sconto
• gift card
• campioni di prodotti
• invito a eventi.

Equity crowdfunding Lagalene: risultati

Inizio campagna: febbraio 2023

Fine campagna: giugno 2023

Obiettivo: 100.000€

Raccolta: 100.000€

Gli investitori sono stati sia clienti vecchi e nuovi di Lagalene sia altri stakeholder e imprenditori. Francesco Arculeo ha sottolineato l’importanza di aver instaurato relazioni con contatti utili, per esempio imprenditori che si occupano di prodotti simili e hanno fornito consigli preziosi per la vendita nei negozi fisici o persone con conoscenze utili in ambito fiscale. Le relazioni professionali e i sostenitori sono la vera ricchezza ottenuta con l’equity crowdfunding: ecco perché parliamo di smart money.