- Quando fare equity crowdfunding
- Dove e come?
- Equity crowdfunding green
- Real estate equity crowdfunding: esempi
- Equity crowdfunding per i servizi
- Fintech equity crowdfunding: esempi
- Altri esempi
- Le ragioni del successo
- Vuoi approfondire direttamente con i nostri esperti di crowdfunding l'argomento di cui stai leggendo?
- Hai bisogno di supporto per preparare una campagna di crowdfunding di successo e cercare potenziali investitori per il tuo progetto?
L’equity crowdfunding è una modalità di raccolta di capitali che prevede la vendita di quote di partecipazione dell’azienda a investitori online, che diventano così nuovi soci.
La vera chiave dell’equity crowdfunding è che i potenziali investitori sono da individuare principalmente nei clienti o potenziali tali dell’azienda stessa e da raggiungere attraverso un’apposita attività di marketing.
In questo articolo, esploreremo alcune delle più riuscite campagne di equity crowdfunding: esempi che arrivano sia dall’Italia sia da un ambito internazionale. Attraverso questi esempi, evidenzieremo come le strategie vincenti adottate e i fattori determinanti che le hanno portate al successo si sono basati sulle chiavi che abbiamo appena enunciato.
Quando fare equity crowdfunding
Come abbiamo evidenziato nell’articolo dedicato al confronto tra equity e lending, l’equity crowdfunding è una modalità di raccolta di capitali particolarmente congeniale per le startup.
Perché? Osserviamo le motivazioni da due punti di vista.
Il punto di vista degli investitori:
- Per gli aspiranti investitori partecipare all’equity crowdfunding di una startup rappresenta una ghiotta opportunità di investire in un business ad alto potenziale di crescita nel momento migliore, ovvero quando la valutazione dell’azienda è ancora bassa e quindi il costo di acquisto delle quote è basso e i margini di guadagno futuri alti – pur non essendoci alcuna garanzia su tali guadagni.
- Entrare a far parte di un progetto dall’inizio è qualcosa di esclusivo e questa sensazione può essere una leva potente soprattutto in caso di business altamente innovativi o rivoluzionari.
Il punto di vista delle imprese:
- Una startup ha poche fonti di finanziamento a disposizione e l’equity crowdfunding è più accessibile di quelle tradizionali.
- Non ci sono obblighi onerosi nei confronti degli investitori.
- Non sono necessarie metriche e performance storiche con cui dimostrare il proprio merito creditizio.
- Attraverso una campagna di equity crowdfunding online si accede a un network di contatti che possono risultare utili per il consolidamento e la crescita dell’azienda.
- L’assetto societario di una startup può essere più semplice e flessibile rispetto a quello di un’azienda matura.
- L’equity crowdfunding è un’operazione innovativa, che richiede disponibilità all’innovazione e all’acquisizione di nuove competenze e punti di vista, più facili da riscontrare in una startup.
Questo non vuol dire che le PMI e le grandi aziende non possano beneficiarne, soprattutto per obiettivi più specifici rispetto alla crescita generica, come abbiamo spiegato nel già citato articolo.
Dove e come?
Le piattaforme su cui è possibile lanciare una campagna di equity crowdfunding sono molte e grazie al regolamento europeo ECSP non si limitano più ai confini nazionali: oggi le aziende europee possono fare campagne su qualsiasi piattaforma appartenente a uno Stato membro dell’Unione. Alcuni esempi in Italia sono Mamacrowd, Opstart, CrowdfundMe. Esempi all’estero, invece, sono CrowdCube, Lemox, Fellow Funders.
Tutte le piattaforme operano in base al regolamento ECSP, ma ciascuna può avere regole specifiche di operatività: puoi approfondire nell’articolo dedicato alle piattaforme di equity crowdfunding.
Veniamo ora al miglior modo di imparare come fare equity crowdfunding: esempi di chi ce l’ha fatta, con i loro punti di forza e le strategie adottate.
Equity crowdfunding green
La sostenibilità ambientale e l’innovazione tecnologica per la transizione energetica sono due settori in cui l’equity crowdfunding riscontra grande successo come strumento di raccolta di capitali e di marketing.
OliviAmo
OliviAmo è un progetto di agricoltura sostenibile della società OlivOne, che si propone di trasformare terreni incolti in oliveti moderni ed eco-sostenibili che abbattano i costi di produzione e ottimizzino l’uso di suolo e di acqua senza compromettere la qualità. La campagna di equity crowdfunding su Opstart ha raccolto 200.000€ da destinare alla realizzazione degli impianti.
La comunicazione di OliviAmo ha presentato ai potenziali investitori un investimento semplice, concreto, legato alla terra e a un prodotto di uso quotidiano. La campagna marketing ha puntato molto sull’empatia con i temi dell’eccellenza italiana, della sostenibilità ambientale del progetto, del sostegno a un settore economico importante per l’economia italiana, ma in difficoltà per cause sia economiche sia ambientali. Altre leve importanti sono stati i dati di crescita del mercato mondiale dell’olio d’oliva, la possibilità di generare profitto anche grazie ai crediti di sostenibilità prodotti dall’assorbimento di CO2 degli ulivi e l’obiettivo di iniziare a distribuire dividendi non appena superato lo status di startup innovativa.
È molto importante sottolineare anche che sin da prima dell’avvio della campagna di equity crowdfunding OliviAmo ha iniziato a creare una community intorno al progetto e a raccogliere non solo interesse, ma anche sostegno economico e accordi per i terreni, per presentarsi ai potenziali investitori crowd con premesse concrete.
Glass to Power
Glass to Power è una startup milanese che in collaborazione con l’Università di Milano Bicocca ha sviluppato e brevettato la tecnologia dei concentratori solari luminescenti (LSC, Luminescent Solar Concentrator) per la creazione di finestre trasparenti fotovoltaiche in grado di generare energia elettrica per le case integrandosi nell’architettura degli edifici in modo funzionale. Con la campagna di equity crowdfunding su CrowdFundMe la startup ha raccolto quasi 2 milioni e mezzo di euro e in seguito ha avviato il percorso di quotazione in Borsa tramite una campagna equity della tipologia crowfunding listing su Opstart.
Le principali leve per l’investimento sono state l’alto livello di innovazione tecnologica del progetto, l’autorevolezza e il network conferiti dall’ambito universitario, l’impatto positivo sulla transizione energetica e la presenza di un brevetto.
Green Energy Storage
Un’altra azienda che ha beneficiato del possesso di un brevetto per la sua tecnologia e del supporto di un’università è stata Green Energy Storage, ex startup innovativa oggi ormai azienda consolidata, che ha sviluppato insieme a Harvard un sistema di accumulo organico per le energie rinnovabili basato su una molecola che si ottiene dalle piante. Il progetto ha raccolto oltre 2 milioni di euro in due campagne di equity crowdfunding su Mamacrowd e ha spiccato il volo sfruttando anche i finanziamenti istituzionali europei e italiani: questa esperienza permette di sottolineare come la migliore strategia di finanziamento a lungo termine sia quella che integra più fonti di capitali.
Real estate equity crowdfunding: esempi
Sebbene la tipologia di raccolta di capitali alternativa preferita nel settore immobiliare sia decisamente il lending crowdfunding, non mancano esempi di real estate equity crowdfunding di successo.
Gumpab
Gumpab srl è una startup che si pone l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale degli immobili facendo rigenerazione edilizia ecosostenibile e digitalizzando il più possibile i processi di compravendita e gestione. Non solo: la startup si propone anche di mettere in contatto aspiranti investitori immobiliari e proprietari di immobili. Dopo una campagna di lending crowdfunding da circa 2 milioni di euro, a fine 2023 Gumpab ha raccolto oltre 1,3 milioni di euro in equity crowdfunding sul portale Mybestinvest.
Gumpab ha fatto leva sul trend delle case green e su due desideri diffusi soprattutto nelle generazioni giovani: investire nel settore immobiliare pur senza avere un reddito cospicuo a disposizione e ridurre l’impatto ambientale delle proprie azioni e contribuire alla salvaguardia del pianeta. I valori ambientali, infatti, sono stati al primo posto nella comunicazione dell’azienda. L’aspetto chiave dell’operazione di equity crowdfunding di questa azienda, però, risiede nell’aver saputo sfruttare la community già creata con la precedente campagna di lending crowdfunding per trasformare quei primi investitori in affezionati sostenitori pronti a diventare soci.
Urbana Società Cooperativa Sociale
Urbana Società Cooperativa Sociale, invece, è una cooperativa sociale vicentina iscritta all’albo delle PMI innovative, che progetta e investe in opere di ristrutturazione innovativa e ad alto risparmio energetico. Per finanziare il progetto di City Campus, un campus universitario diffuso a Vicenza ottenuto dalla riqualificazione di due immobili esistenti, la cooperativa ha condotto una campagna di equity crowdfunding sul portale Ecomill raccogliendo 597.700€ con la partecipazione di 165 sottoscrittori.
La campagna di Urbana ha beneficiato del supporto di Banca Etica, che ha sicuramente rappresentato un elemento incoraggiante per gli investitori, ma ha anche puntato molto la sua comunicazione sugli aspetti green del progetto e sul valore aggiunto che esso porterà alla comunità locale, interlocutrice privilegiata della proposta di investimento. Non solo: è sempre importante, in qualsiasi operazione di marketing, sottolineare gli elementi di unicità della proposta, e Urbana si è presentata come la prima cooperativa a utilizzare lo strumento del crowdfunding, quindi come pioniera aperta all’innovazione e possibile modello per altri soggetti simili.
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Equity crowdfunding per i servizi
L’equity crowdfunding vede numerosi esempi di successo anche nell’ambito delle aziende che offrono non prodotti né tecnologie, ma servizi innovativi.
Due esempi italiani molto noti sono Mister Bolletta e Winelivery.
Mister Bolletta
Mister Bolletta è un’app gratuita che seleziona le migliori tariffe gas e luce e crea gruppi di acquisto per consentire agli utenti di risparmiare sulle bollette, offrendo inoltre un continuo monitoraggio delle proposte del mercato nel tempo. Il servizio, inoltre, si appoggia anche alle Comunità Energetiche Rinnovabili, consentendo di accedere a energia da impianti fotovoltaici. Il progetto si è inserito in un mercato dell’energia attraversato da forti mutamenti e da esigenze di risparmio sempre più urgenti per i consumatori. La campagna di equity crowdfunding da oltre 350.000€ ha puntato a ottenere visibilità e creare una community, facendo leva su temi caldi come la crisi energetica, i costi dell’energia, la transizione energetica, ma anche sulla promessa di semplificazione di un’attività onerosa.
Winelivery
Winelivery è l’ormai notissimo servizio di consegna a domicilio di alcolici, che dopo il lancio a Milano nel 2016 ha fatto tre campagne di equity crowdfunding su CrowdFundMe, raccogliendo circa 2 milioni di euro per sostenere quella che poi si è rivelata una crescita vertiginosa. Winelivery ha studiato una campagna di comunicazione pop e coinvolgente, coniugando un’immagine di qualità per proporsi come “enoteca a domicilio” a un volto amichevole per presentarsi come un servizio per tutti, dagli intenditori agli amici riuniti per una festa in casa. Il servizio si è inserito peraltro nell’ondata delle proposte a domicilio.
Ma Winelivery ha anche un’altra particolarità: dopo le esperienze con l’equity crowdfunding ha deciso di raccogliere altri capitali attraverso un SAFE, uno strumento di finanziamento di origine statunitense che in Italia è regolato dalla normativa sugli Strumenti Finanziari Partecipativi.
Fintech equity crowdfunding: esempi
Il settore tech è un altro in cui l’equity crowdfunding riscuote molto successo. Vediamo tre esempi appartenenti a una sottocategoria specifica di questo settore, in grande espansione: il mondo fintech, ovvero dei servizi finanziari basati sulla tecnologia.
Revolut
Revolut è l’app finanziaria nata nel Regno Unito, che offre soluzioni bancarie digitali attraverso un software estremamente user friendly, con costi bassissimi e servizi innovativi che hanno attirato rapidamente un numero elevatissimo di utenti. Revolut ha fatto ricorso all’equity crowdfunding quando stava già per diventare un unicorno, lanciando una campagna su Seedrs e coinvolgendo i propri stessi clienti: il risultato furono oltre 40.000 manifestazioni d’interesse da parte di utenti di Revolut, che si sarebbero tradotti in 22 milioni di euro di raccolta se la legge lo avesse consentito. Oltre ai 5,3 milioni effettivi, Revolut portò a casa una nuova ondata di clienti e accrebbe la fedeltà di quelli vecchi.
Qonto
Qonto è un altro unicorno fintech, stavolta francese, che offre soluzioni di gestione finanziaria per piccole e medie imprese e professionisti. Il rapporto, in questo caso, è B2B, ma la dinamica è stata la stessa di Revolut: Qonto ha deciso di aumentare il coinvolgimento dei propri clienti nel business, aprendo una campagna di equity crowdfunding su Crowdcube con questo specifico target. La raccolta ha raggiunto i 5 milioni di euro in poche ore.
Monzo Bank
Monzo Bank, infine, è un altro esempio di unicorno fintech proveniente dal Regno Unito, che si differenzia in parte dai due precedenti perché ha iniziato a utilizzare l’equity crowdfunding già in fase startup. Tra le prime banche online nel mondo, ha fatto da apripista per un modello oggi imperante e ha potuto sfruttare la grande novità. Da quella prima raccolta di “solo” 1 milione di sterline Monzo è arrivata a una campagna di equity crowdfunding da ben 20 milioni di sterline su Crowdcube dopo pochi anni, grazie alla costruzione di una community altamente coinvolta nell’idea di una banca accessibile, fatta di persone, per tutte le persone.
Altri esempi
Aggiungiamo altri esempi provenienti da ulteriori settori: e-commerce e food&beverage.
Baladin
Baladin Srl è un birrificio leader nella produzione di birra artigianale italiana attraverso una filiera agricola diretta. La campagna di equity crowdfunding su Mamacrowd ha raccolto circa 5 milioni di euro da 2.196 investitori in pochi giorni. L’obiettivo dell’azienda era raccogliere capitali per sostenere il piano di sviluppo quadriennale (2024-2028). Questo è l’esempio di un’azienda già consolidata che utilizza l’equity crowdfunding per sfruttare la propria community di clienti, fan, partner e altri stakeholder per raccogliere capitali e costruire un percorso di crescita condiviso. Il brand ha costruito un’operazione di marketing basata sul claim Beer Revolution, proponendosi come “ambasciatore del patrimonio brassicolo italiano” e puntando sui valori dell’eccellenza italiana, della sostenibilità e della passione personale.
Questo esempio di successo ricorda quello del birrificio scozzese BrewDog, di cui abbiamo parlato diffusamente in un articolo dedicato.
Mysecretcase
Cambiamo completamente ambito parlando di Mysecretcase, startup che ha aperto il primo negozio online specializzato in sex toys dedicati alle donne, per poi ampliare l’offerta a tutti i generi. Il progetto ha raccolto capitali attraverso finanziamenti tradizionali (business angel, fondi, investitori privati) ed equity crowdfunding in parallelo, ottenendo un successo strepitoso. La comunicazione a sostegno della raccolta di capitali si è incentrata su un target principalmente femminile, ma non solo, invitando tutti a una sfida contro i tabù del sesso e contro gli stereotipi sia femminili sia maschili.
Vestiaire Collective
Chiudiamo questa lunga carrellata di successi con Vestiaire Collective, marketplace di moda di seconda mano di cui abbiamo parlato anche in un webinar sulla costruzione di community attraverso il crowdfunding. Altro unicorno francese, questa società ha deciso di utilizzare l’equity crowdfunding nel momento di apice del suo successo, per dare una spinta al percorso verso la quotazione in Borsa attraverso il coinvolgimento dei clienti più fedeli. Tutta l’operazione, quindi, ha puntato proprio sulla connessione con la community. Quasi 3.000 piccoli investitori hanno partecipato alla campagna, versando in totale oltre 3 milioni di euro.
Le ragioni del successo
Dall’analisi dei casi italiani e internazionali emergono alcuni elementi chiave ricorrenti per una campagna di equity crowdfunding vincente:
- Innovazione di Prodotto: soluzioni innovative in settori tradizionali, che rispondono a una domanda concreta del mercato.
- Comunicazione Efficace: Una narrazione chiara e coinvolgente ha aiutato a creare un legame emotivo con i potenziali investitori.
- Coinvolgimento della Community: Trasformare clienti o appassionati in investitori aumenta il senso di appartenenza e facilita il successo della raccolta fondi.
- Tempismo: Le campagne di successo hanno saputo intercettare trend emergenti, posizionandosi come pionieri nei rispettivi mercati.
- Sostenibilità e Valori: Progetti con un impatto positivo sull’ambiente o con un forte storytelling di valori hanno ottenuto un maggiore consenso.
- Reward: Tutte le aziende hanno studiato ricompense costruite su misura per il target dei clienti (o degli altri stakeholder coinvolti) da utilizzare come gratificazione immediata e concretamente fruibile per l’investimento.
- Approccio Marketing: Tutte le aziende hanno approcciato la campagna di crowdfunding innanzitutto come un’operazione di marketing, più che finanziaria.
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