Il lending crowdfunding è una modalità di raccolta di capitali attraverso cui le aziende ottengono prestiti direttamente da una moltitudine di investitori online, bypassando gli intermediari finanziari tradizionali come le banche. Scopri tutto sul lending crowdfunding.
In questo articolo ci concentreremo su esempi pratici di campagne di lending crowdfunding, per comprendere in quali casi è utile questa tipologia di raccolta di capitali e quali sono le strategie di successo.
Quando fare lending crowdfunding
Come abbiamo approfondito nell’articolo dedicato al confronto tra equity e lending crowdfunding, quest’ultimo è una modalità di raccolta di capitali adatta più ad aziende con un minimo di storicità rispetto alle startup. Questo innanzitutto perché per valutare la sostenibilità del debito e il livello di rischio dell’eventuale prestito, le piattaforme in fase di selezione hanno bisogno di documentazione come bilanci, rating e altri elementi che presuppongono un periodo minimo di attività. Se anche superasse la selezione, una startup che non abbia già iniziato a generare flussi di cassa farebbe fatica a riuscire a ripagare il prestito ed erogare gli interessi.
Il lending crowdfunding si rivela particolarmente utile per sostenere diverse fasi di azioni complesse, per realizzare progetti mirati o come tramite per altre operazioni finanziarie. Ecco alcuni esempi di quando fare lending crowdfunding può essere una buona idea:
- Operazioni in più fasi con fonti di finanziamento diverse e tempi diversi (per esempio le operazioni immobiliari)
- Finanziamento di attività straordinarie o progetti collaterali rispetto al business principale (per esempio l’acquisto di attrezzature)
- Rifinanziamento di un debito
- Copertura di esigenze temporanee di liquidità con un prestito “ponte” (per esempio, in attesa di sbloccare i fondi di un finanziamento pubblico o di un bando).
Il lending crowdfunding, infine, è utile quando si ha bisogno di coinvolgere in un progetto imprenditoriale una categoria specifica di stakeholder senza però condividere con essi la proprietà dell’azienda, come avverrebbe invece con l’equity crowdfunding.
Questa modalità di raccolta di capitali, in conclusione, è appetibile per le seguenti tipologie di aziende:
- PMI in crescita
- Startup in fase Growth o comunque con flussi di cassa regolari
- Imprese che operano in settori che necessitano di investimenti significativi, come l’immobiliare o le energie rinnovabili.
Dove e come?
Le piattaforme su cui è possibile lanciare una campagna di tipo lending sono molte e in continua crescita, perché tale tipologia di crowdfunding è quella in maggiore espansione. Alcuni esempi in Italia sono Crowdlender, Re-Lender, EvenFi. Esempi all’estero sono invece Winwinner in Belgio, Clubfunding in Francia e Urbanitae in Spagna (queste ultime attiva anche in Italia).
Ogni piattaforma ha le proprie regole e applica un proprio modello di lending crowdfunding, ma seguono tutte le indicazioni del Regolamento europeo ECSP e della normativa italiana di Consob e Banca d’Italia: trovi tutti i dettagli nell’articolo dedicato alle piattaforme di lending crowdfunding.
Veniamo ora al miglior modo di imparare come fare lending crowdfunding: esempi di chi ce l’ha fatta, con i loro punti di forza e le strategie adottate. Se è vero che ogni campagna di crowdfunding è un’esperienza a sé, variabile in base alle caratteristiche dell’azienda e del suo target di pubblico, è anche vero che ci sono elementi di marketing che non possono mancare in ogni strategia di crowdfunding, così come regole che guidano necessariamente le scelte finanziarie.
Real Estate Lending Crowdfunding: esempi
Il settore di maggiore successo per il lending crowdfunding è quello immobiliare. Nell’articolo sul crowdfunding immobiliare abbiamo spiegato diffusamente le ragioni di tale successo: i vantaggi del lending crowdfunding si incrociano perfettamente con le esigenze delle complesse operazioni immobiliari. Ecco perché molte delle imprese che rappresentano esempi di campagne di lending crowdfunding immobiliare di successo hanno fatto ricorso a questo strumento più volte.
Edileco
Edileco è un’azienda specializzata in costruzioni e ristrutturazioni ecocompatibili. Ha utilizzato il lending crowdfunding su Crowdlender per finanziare numerose operazioni e raccogliere oltre 800.000 euro: la riqualificazione di un hotel da trasformare in un centro residenziale e alberghiero sostenibile e a misura d’uomo, la modernizzazione di un condominio degli anni Sessanta per renderlo più sicuro ed efficiente, la riqualificazione energetica e strutturale di un altro condominio.
L’esperienza ripetuta di Edileco mostra come il lending crowdfunding sia uno strumento efficiente per raccogliere capitali in breve tempo e in modo mirato: l’azienda ha sfruttato la possibilità di personalizzare le campagne in base alle proprie necessità, suddividendo le varie raccolte in più tranche, in modo da ottenere i primi capitali rapidamente e sbloccare di volta in volta somme successive. Questo consente di portare avanti le attività costantemente, anziché dover aspettare la fine di una sola, lunga campagna per ottenere tutto il capitale e avviare i lavori.
Le campagne di lending crowdfunding di Edileco hanno offerto tassi di interesse tra l’8% e il 10,5%. Per incentivare l’investimento di cifre elevate e la fidelizzazione degli investitori, l’impresa ha previsto un interesse maggiorato dello 0,5% per investimenti superiori a 5.000€ e di un ulteriore 0,5% per gli investitori ricorrenti che partecipavano a più tranche di raccolta. Le campagne precedenti, così, diventavano una preziosa fonte di sostegno per quelle successive, permettendo di efficientare gli sforzi.
Glab Costruzioni
Un’esperienza simile è quella di Glab Costruzioni, parte del gruppo Gabetti, che nel 2023 ha raccolto 5 milioni di euro su Recrowd per la riqualificazione e l’efficientamento energetico di condomini in diverse città italiane. Questa operazione rientra nell’ambito di una partnership duratura che ha visto il Gruppo svolgere già 7 campagne di lending crowdfunding su Recrowd.
Marmo Idea
Un altro progetto interessante che ha trovato sede sempre su Crowdlender è quello di Marmo Idea, azienda manifatturiera specializzata nella trasformazione dei materiali. Questo progetto ci dà modo di approfondire un altro utilizzo del lending crowdfunding: il “finanziamento-ponte”. Marmo Idea, infatti, nel 2023 aveva vinto il bando NextAppennino di Invitalia per il rilancio delle regioni del Centro Italia colpite dai terremoti: in attesa dei fondi del bando, l’azienda ha lanciato una campagna di lending crowdfunding per ottenere capitali (1 milione di euro) in breve tempo ed evitare di rallentare i progetti di sviluppo. La campagna si presentava molto allettante per gli investitori, perché i fondi del bando in arrivo erano posti a garanzia della restituzione dei capitali prestati.
Tecnobrias
La limitazione dei rischi è una costante nella strategia delle imprese edili che propongono operazioni immobiliari in lending crowdfunding, non solo in Italia. Ne è un esempio una recente operazione del portale spagnolo Urbanitae. Tecniobrias è un gruppo che ha svolto diverse campagne su questo portale e per l’ultimo, relativo allo sviluppo di unità abitative a Santander, ha presentato ai potenziali investitori un rischio commerciale contenuto, con il 100% delle unità già sotto contratto di compravendita, e tempistiche certe, con le licenze di costruzione già ottenute e i lavori già al 40% di avanzamento.
Sotto il Cielo srl
Non solo grandi imprese edili: anche attori più piccoli ricorrono al lending crowdfunding immobiliare. Ne è un esempio Sotto il Cielo srl, struttura ricettiva situata in Basilicata che, per finanziare il rifacimento di alcune aree della proprietà, ha lanciato una campagna di lending crowdfunding sul portale Re-Lender. La raccolta è stata di 100.000€ e agli investitori è stato offerto un tasso di interesse del 10% annuo. L’appetibilità dell’operazione ha fatto leva, tra le altre cose, sulla fideiussione dei soci che copriva il prestito.
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Energie rinnovabili e Lending Crowdfunding: Esempi
Un altro ambito in cui il lending crowdfunding riscuote molto successo è quello delle energie rinnovabili e delle relative infrastrutture. Si tratta, infatti, di un settore che richiede ingenti investimenti, li richiede tempestivamente, è di interesse collettivo e spesso prevede operazioni con un forte radicamento su un territorio.
Edison
Proprio sull’ultimo elemento menzionato si è fondata l’operazione di Edison, che ha lanciato una campagna di lending crowdfunding su Crowdlender per finanziare la costruzione di una nuova centrale idroelettrica a Quassolo, in provincia di Torino, sollecitando la partecipazione dei cittadini locali. Per farlo, ha offerto interessi più alti ai residenti che avessero investito nel progetto, facendo leva sulla possibilità di fare qualcosa di concreto per la transizione energetica nel proprio stesso territorio. La campagna ha raccolto 300.000 euro in soli venti giorni e ha contribuito alla realizzazione di una centrale idroelettrica che soddisfa il fabbisogno energetico di 3.000 famiglie, evita l’emissione di circa 3.300 tonnellate di CO2 ogni anno e ha creato un legame tra Edison e un territorio.
TSE
Un altro esempio legato al radicamento sul territorio arriva dalla Francia: il portale Lendosphere ha ospitato la campagna di lending crowdfunding di TSE – Energue de Confiance, produttore indipendente di energia solare che ha avviato la costruzione di una centrale solare a Prauthoy per fornire a una cooperativa agricola energia elettrica tramite un accordo di acquisto a tariffa sicura per vent’anni.
CO-VER Power Technology SpA
CO-VER Power Technology SpA, invece, è una ESCo (Energy Service Company) di Verbania che ha sfruttato il concetto di finanziamento-ponte in modo diverso rispetto a quello che abbiamo descritto nella sezione precedente. Per contribuire a finanziare l’ampliamento di una centrale di trigenerazione a Novara, che produce in modo combinato energia elettrica, termica e frigorifera, CO-VER Power Technology ha condotto una campagna in contemporanea su due piattaforme: Ener2Crowd e Walliance. Sul primo portale ha raccolto oltre 1,2 milioni di euro da 754 investitori, offrendo un tasso annuale del 10% e il rimborso del capitale in 3 anni. Sul secondo portale ha raccolto oltre 550.000€ con le stesse condizioni. Il progetto permetterà un risparmio annuo pari a 20.000 MWh di gas naturale, equivalente alla mancata emissione di 4.000 tonnellate di CO2.
Paesi emergenti
Una particolarità dell’ambito energetico, infine, è la fioritura in Europa di portali di lending crowdfunding che promuovono operazioni di sostenibilità e transizione energetica nei Paesi emergenti: abbiamo intervistato il CEO di uno di questi portali in un webinar. Un esempio recente è la campagna per Forestal Collicura, azienda agricola impegnata nello sfruttamento responsabile delle risorse boschive nella regione del Biobio, in Cile. Tramite il portale tedesco Ecoligo, l’azienda sta finanziando un impianto solare per soddisfare il proprio fabbisogno energetico in modo sostenibile.
Altri esempi
Altri esempi di lending crowdfunding di successo dimostrano come questa modalità di raccolta di capitali sia adatta anche ai settori economici più diversi rispetto a quelli “iconici” appena descritti e come esistano diverse strategie applicabili per costruire l’offerta più adatta per gli investitori e per l’azienda.
Centrostampa 2.0 Srl, per esempio, è una società di grafica e comunicazione che ha raccolto 1,3 milioni di euro in lending crowdfunding con tasso di interesse al 9% per potenziare le risorse umane e tecnologiche dell’azienda e riqualificare gli immobili di proprietà. La campagna prevedeva un investimento minimo molto alto per gli standard del crowdfunding, ovvero 5.000€. La particolarità più importante, però, è che i primi giorni di offerta sono stati riservati in esclusiva agli amministratori e soci del gruppo.
RAP for Group Srl, invece, è una società che gestisce la carrozzeria Doctor Car di Rimini integrando il commercio di autovetture con noleggio, carrozzeria e officina. Ha lanciato tre campagne di lending crowdfunding consecutive sul portale EvenFi puntando su una strategia opposta a quella appena descritta: l’investimento minimo era di appena 20 euro. Come già in altri casi descritti, il capitale era garantito da una fideiussione dei soci.
Crowdfunding per Bond e Minibond: esempi
Nella sfera del lending crowdfunding rientra anche la collocazione di Bond e Minibond tramite campagne di crowdfunding. In questo ambito non si trovano startup, bensì PMI o grandi aziende.
Bibione Mare SpA, per esempio, è una società nata nel 1959 che si occupa di gestire attività turistiche di pubblico interesse attraverso una serie di interventi nell’arenile di Bibione Pineda (VE). A dicembre 2023 ha collocato sul portale Fundera Minibond per 3 milioni di euro, con una durata di 6 anni, cedola a tasso variabile e una garanzia dell’80% del Fondo di Garanzia dello Stato.
Un secondo esempio arriva dall’estero: la società Carlotta Italia srl, veicolo italiano della francese Compagnie de Phalsbourg, ha collocato sul portale francese Clubfunding Bond per almeno 5 milioni di euro per rifinanziare il debito contratto per l’acquisizione di Palazzo Duodo, immobile storico di Venezia.
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