CrowdCon: prospettive del crowdfunding europeo

Il panorama del crowdfunding europeo è caratterizzato da una crescente varietà di piattaforme e di modelli di finanziamento, con un focus particolare sul crowdinvesting, ovvero la raccolta di capitali da parte di investitori in cambio di quote di capitale o di partecipazione ai profitti. Come abbiamo visto nel più recente report annuale European Crowdfunding Market, il mercato europeo del crowdfunding ha raggiunto un valore di oltre 10 miliardi di euro, con una crescita costante negli ultimi anni.

La spinta alla crescita del crowdfunding in Europa ha subito una significativa accelerazione grazie al supporto di associazioni come Eurocrowd e GECA (Global Equity Crowdfunding Alliance), che hanno sostenuto fortemente l’introduzione di regolamenti europei unificati. Ora che il Regolamento ECSP è finalmente realtà, l’Europa può intraprendere un percorso di sviluppo congiunto sulla via del crowdfunding e aumentare i volumi delle operazioni, la loro efficienza e i loro benefici per le imprese. 

Durante la recente tredicesima edizione di CrowdCon, tenutasi a Bruxelles a settembre 2024, leader del settore e rappresentanti di associazioni chiave hanno condiviso le loro visioni e discusso le sfide future per il crowdfunding europeo e globale. Ha partecipato anche Turbo Crowd, che si caratterizza per una decisa vocazione all’internazionalizzazione come partner per le aziende interessate a navigare il complesso ecosistema del crowdfunding sfruttandone tutte le opportunità, ma anche per le piattaforme di crowdfunding.

Il contesto del crowdfunding europeo

Storicamente, il settore del crowdfunding in Europa è stato limitato da una frammentazione normativa tra Stati membri, che ha spesso ostacolato le operazioni transfrontaliere e aumentato i costi di conformità. Questo ha portato a una crescita disomogenea delle piattaforme e a una limitazione delle opportunità di finanziamento per le imprese. Tuttavia, con l’entrata in vigore del Regolamento Europeo nel 2021, l’Unione Europea ha fatto un passo avanti verso l’armonizzazione del settore. L’ECSP permette infatti alle piattaforme di ottenere un “passaporto UE” per operare in più Paesi seguendo un unico quadro normativo, facilitando l’accesso a investitori e progetti su base transnazionale e promuovendo la trasparenza.

L’entrata in vigore del regolamento non è stata priva di criticità, rese evidenti in Italia dal notevole ritardo con cui le piattaforme di crowdfunding sono riuscite – e stanno riuscendo – a ottenere la nuova autorizzazione a operare, quindi i benefici sono ancora da vedere, ma quello che si sta producendo è soprattutto un cambiamento di prospettive, un cambiamento culturale che richiede la cooperazione tra tutti gli attori della filiera del crowdfunding a livello transnazionale.

Crowdcon 2024: innovazione e opportunità per il crowdfunding europeo

La tredicesima edizione di CrowdCon ha rappresentato un importante punto di incontro per il settore del crowdfunding europeo, riunendo esperti, piattaforme, associazioni e rappresentanti politici il 26-27 settembre 2024 a Bruxelles. Organizzato in collaborazione tra Eurocrowd e Fintics, CrowdCon è da anni un evento di riferimento per il settore, offrendo uno spazio di confronto sugli sviluppi normativi, le sfide operative e le opportunità di innovazione.

L’edizione di quest’anno ha affrontato temi come l’evoluzione delle normative europee, l’impatto delle nuove tecnologie (tra cui blockchain e intelligenza artificiale) e le prospettive di espansione globale del crowdfunding. Gli interventi e le tavole rotonde hanno messo in evidenza i progressi fatti fino a oggi e le sfide ancora aperte, offrendo agli operatori del settore preziose informazioni per affrontare il futuro. Scopriamo i principali focus del CrowdCon 2024.

Il Regolamento ECSP e l’armonizzazione normativa

Uno dei temi centrali di CrowdCon è stato l’impatto del Regolamento Europeo per i Fornitori di Servizi di Crowdfunding (ECSPR), entrato in vigore nel 2021, e la strada da percorrere per una reale armonizzazione del settore in tutta l’UE. Joachim Schwerin, esperto della Commissione Europea, ha sottolineato come questo regolamento costituisca un elemento cruciale per creare un ambiente favorevole all’innovazione e alla crescita del settore, pur riconoscendo che rimangono ancora sfide da superare e sforzi di collaborazione collettivi per un’armonizzazione completa​ e una vera globalizzazione del settore. Per esempio, è emersa la necessità di un’interpretazione più uniforme del Regolamento da parte degli Stati membri, per evitare disparità e confusioni.

CrowdCon 2024 ha ribadito che il modello europeo di armonizzazione normativa per il crowdfunding potrebbe servire da esempio per altre regioni, come il Nord America e l’Asia, interessate a sviluppare mercati più integrati e sicuri. 

Andrew Field, direttore di GECA, ha illustrato la visione strategica dell’associazione per favorire un’armonizzazione normativa che non solo semplifichi le operazioni transfrontaliere, ma incoraggi anche una maggiore partecipazione di investitori e aziende. Field ha sottolineato che, per raggiungere un ecosistema del crowdfunding veramente globale, sarà necessario un dialogo continuo tra operatori del settore e legislatori, con la creazione di una vera e propria rete, nonché un impegno condiviso per garantire trasparenza, sicurezza e innovazione​.

Blockchain e Intelligenza Artificiale per il cambiamento e l’espansione globale

Un altro tema di grande rilievo è stato l’uso delle tecnologie emergenti, in particolare la blockchain e l’intelligenza artificiale (IA), per migliorare l’efficienza e la trasparenza delle piattaforme di crowdfunding. La tecnologia blockchain può essere utilizzata, per esempio, per semplificare i processi di registrazione delle obbligazioni e migliorare la fiducia degli investitori grazie a transazioni sicure e trasparenti. Tuttavia, per garantire un’adozione diffusa di queste tecnologie, è necessaria una base normativa solida e condivisa​.

L’intelligenza artificiale, d’altra parte, è vista come uno strumento per personalizzare l’esperienza degli utenti e ottimizzare le campagne di raccolta fondi. Ad esempio, grazie all’analisi dei dati, l’IA può aiutare le piattaforme a identificare i profili di investitori più adatti a ciascun progetto, aumentando così l’efficacia delle campagne e riducendo i costi. IA e blockchain, se adottate in modo coordinato, possono rappresentare un vantaggio competitivo significativo per le piattaforme di crowdfunding. A questo possiamo aggiungere le potenzialità delle nuove opportunità di raccolta di capitali che la tokenizzazione degli asset può offrire alle imprese.

Non solo: al CrowdCon si è discusso del potenziale della tecnologia blockchain per collegare i mercati europei con quelli di altre regioni, come Nord America e Asia-Pacifico. Questa interconnessione rappresenta una grande opportunità per aumentare la portata del crowdfunding europeo, ma richiede un approccio cauto e una gestione accurata delle normative internazionali per garantire la protezione degli investitori e la sicurezza delle transazioni.

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Crowdfunding e Impatto Sociale

Una sessione dedicata al crowdfunding per il bene sociale ha evidenziato come il crowdfunding possa essere uno strumento potente per finanziare progetti con un impatto positivo sulla società. Nelle campagne a scopo sociale sono ancora più importanti l’importanza della fiducia e del coinvolgimento del pubblico per il successo della raccolta di capitali. Il crowdfunding sociale, infatti, si distingue per il coinvolgimento diretto della comunità e per l’enfasi su progetti che mirano a generare benefici per la collettività, spesso in settori come l’ambiente, la cultura e il benessere sociale.

Questa discussione ha evidenziato che il crowdfunding può essere molto più di un semplice strumento di finanziamento: può diventare un catalizzatore per il cambiamento sociale e un mezzo per promuovere l’imprenditorialità sostenibile, un tema sempre più rilevante per le imprese e gli investitori attenti all’impatto ambientale e sociale.

In passato abbiamo parlato del crowdfunding per finalità di sostenibilità sociale e ambientale in un webinar con Andy Goodwin, CEO della piattaforma tedesca Bettervest.

Turbo Crowd per il crowdfunding europeo

La partecipazione di Turbo Crowd al CrowdCon si è tradotta, fra le altre cose, in un’intervista del founder Claudio Grimoldi da parte di Andrew Field, Executive Lead di GECA

La prospettiva di Turbo Crowd è marcatamente europea e, ancora più in là, internazionale. Pensare le operazioni di crowdfunding in un’ottica transfrontaliera è il modo migliore per rendere il crowdfunding uno strumento di marketing e di raccolta di capitali il più efficiente possibile. 

Attualmente la cultura del crowdfunding è molto serrata nei confini nazionali nell’Europa del Sud, mentre nell’Europa settentrionale e orientale è più chiara e diffusa l’opportunità di fare crowdfunding oltreconfine.

Affinché l’Italia recuperi il divario con i mercati europei del crowdfunding più sviluppati, all’interno del nuovo mercato europeo unico, è fondamentale diffondere consapevolezza sulle nuove opportunità a disposizione delle imprese, formare queste ultime sulle conoscenze e le competenze – finanziarie, linguistiche, legali, commerciali – necessarie per fare crowdfunding all’estero e affermare il processo standard per il successo di una campagna di crowdfunding, ovunque si svolga.

Tale processo ha come elementi cardine la concezione del crowdfunding come operazione di marketing, il precrowd come fase preliminare chiave per la campagna basata sui reward, la ricerca di investitori in capo all’azienda, con il target preferenziale dei clienti o potenziali tali.

Va sottolineato, infine, come l’uscita del crowdfunding da un contesto meramente “provinciale” sia anche l’occasione per comprendere che tale strumento non sia da ridurre a espediente per startup prive di alternative per la raccolta di capitali, bensì rappresenti una risorsa – di marketing, prima che finanziaria – per qualsiasi tipologia di impresa, anche quelle grandi e solide.
La possibilità di fare crowdfunding in Europa implica la necessità di far fronte a una concorrenza più ampia, tanto per le piattaforme di crowdfunding, quanto per le imprese. Qui si inserisce il ruolo fondamentale di un’adeguata formazione e adeguate strategie di marketing che le società devono implementare ancora prima di poter lanciare una campagna di crowdfunding, per presentarsi alle piattaforme e poi agli investitori come offerenti dall’elevato potenziale.

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